30 gennaio 2015

Al MAAM si incontrano i muri di Tunisi. Un libro e una campagna di crowdfunding per raccontare la situazione del Paese, attraverso la street art

 

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Per chi non lo conoscesse il MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz città meticcia, è un progetto ideato da Giorgio de Finis che ha trasformato l’ex fabbrica Fiorucci in un’area di sperimentazione artistica. Lo stabilimento è occupato e quindi abitato, una serie di artisti, in particolare street artist, hanno dato il loro contributo gratuitamente, lasciando un segno del loro passaggio e trasformando l’intera area in un vero e proprio museo, non istituzionalizzato.
L’arte svolge una funzione sociale incidendo attivamente sulla vita delle persone, i lavori realizzati proteggono infatti gli abitanti dallo sgombero coatto, oltre a dare colore a un luogo abbandonato e quindi un po’ fatiscente.
La sede, che ormai fa concorrenza a realtà romane anche più importanti, ospiterà domani, sabato 31 gennaio, un incontro che presenterà il progetto del libro “I muri di Tunisi. Segni di rivolta” di Luce Lacquaniti, destinato a realizzarsi entro questa primavera. L’autrice racconta il complesso periodo che sta attraversando la Tunisia attraverso le scritte e le immagini dei muri di Tunisi.
Sul sito www.produzionidalbasso.com è partita una campagna di crownfounding che per ora ha raccolto circa 750 euro, ma che si pone l’obiettivo di arrivarne a raccogliere 4 mila e duecento per sostenere il lavoro di editing, impaginazione e stampa del progetto editoriale.
Interverranno alla tavola rotonda “Tunisia: la democrazia è possibile. Politica, graffitismo e street art nella situazione tunisina attuale”, il direttore artistico del MAAM Giorgio De Finis; Michela Becchis, storica dell’arte e curatrice del volume; Giuseppe Acconcia, giornalista esperto dell’area mediorientale e ovviamente l’autrice del libro. Appuntamento alle 16.30. (Giulia Testa)

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