31 gennaio 2015

Due giorni per raccontare Milano attraverso un piedistallo in disuso. Ecco “Base”, ovvero nove artisti in dialogo con la città, a La Stecca

 

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Lo spunto è un elemento architettonico che forse, nella vita quotidiana, è più che trascurato: un piedistallo in marmo, di due colori, incorniciato nel’arco di Porta Garibaldi, a Milano. E inutilizzato. Eppure è da qui che nove artisti, stasera e domani a La Stecca di via de Castilla, zona Isola, ne forniranno idee per un riuso, per portare nell’ambito dell’arte pubblica quell’area di città che negli ultimi anni ha subito trasformazioni profondissime grazie al lavoro dell’Amministrazione Pubblica, e non solo, in rapporto con architetti e designer. 
Il progetto di questi due giorni, intitolato “Base”, a cura di Stefano Serusi e Mirko Canesi, promosso dall’Associazione Città Ideale, vuole lavorare su Milano come luogo ideale per un dialogo maturo sugli spazi urbani e sulla loro stratificazione storica, sui residui che questa ha prodotto attraverso alterazioni e perdite di significato.
“Tipica linea aerodinamica degli anni ’30, appare svuotato di ciò che era chiamato a sostenere, per via forse di un furto, o perché diventato politicamente scomodo o obsoleto. Nella sua presenza residuale, e quasi invisibile, il basamento diventa metafora di tanti elementi che nello spazio della città si sovrappongono, creando una stratificazione eterogenea che per lo sguardo più curioso diventa un sottobosco di simboli affioranti”. Che cosa ne verrà fuori? Ce lo raccontano, con i propri progetti, Alessandro Agudio, Daniele Carpi (foto sopra, particolare), Giovanni De Francesco, Francesca Ferreri, Fiorella Fontana, Alice Pedroletti (foto in home page), Laura Pugno, Marcello Tedesco, Cosimo Veneziano. L’appuntamento è stasera dalle 18.30 e domani dalle 16. www.progettocittaideale.com

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