26 febbraio 2015

Chi ha paura della pittura e della scrittura? Se ne parla in un convegno, per tracciare confronti e idee per il futuro

 

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Sono le discipline più antiche e rivoluzionarie del pensiero umano, e sono quelle che hanno sconvolto canoni e fatto paura ai potenti, che hanno rivelato mondi e abbracciato questioni etiche: pittura e scrittura. Nomi che annunciati singolarmente risuonano forse un po’ vaghi, ma che si sono uniti nella storia dell’arte, e che oggi a Roma, dalle 17 alla Casa delle Letterature in collaborazione con Fondazione Carlo Levi, si metteranno come temi sul piatto di un convegno intitolato “Paura della pittura, paura della scrittura”. 
Una serie di interrogativi su queste pratiche, sul loro passato e il loro presente, saranno messi in discussione da un gruppo di storici dell’arte a partire da Claudia Terenzi, Alberto Mugnaini e dal direttore del Madre di Napoli Andrea Viliani, degli artisti Angelo Mosca, Michele Tocca e Lorenza Boisi, del critico e saggista Filippo La Porta, dello scrittore Paolo Di Paolo e con un contributo finale di Corrado Levi, sotto la moderazione di Daniela Fonti e Maria Ida Gaeta. L’occasione è nata grazie alla mostra “Pittura italiana…e altre storie minori” allestita presso il Casino dei Principi di Villa Torlonia fino al prossimo 12 aprile, con opere di Lorenza Boisi, Carlo Dalla Zorza, Carlo Levi, Ivan Malerba, Roberto Melli, Angelo Mosca, Fausto Pirandello, Pio Semeghini, e Michele Tocca. Oltre alle parole in circolo stasera vi sarà anche la presentazione del filmato Carlo Levi. La realtà e lo specchio di Irene Pantaleo e Lia Polizzotti realizzato come compendio della mostra antologica di Carlo Levi alla Galleria Russo lo scorso anno, per celebrare il pittore a 40 anni dalla sua morte. Non avendo paura di dipingere e scrivere. 

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