03 marzo 2015

I profitti di Sotheby’s

 

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La compagnia è ancora senza testa, dopo l’abbandono del CEO annunciato a dicembre, ma con puntualità ha dichiarato i risultati dell’ultimo quarto di anno. 78milioni di dollari totali con dei dividendi intorno al dollaro e venti ad azione, un calo rispetto al trimestre precedente con 98milioni e 1,31 dollari per azione. Una scivolata del 18,5 per cento, che risponde alle domande degli analisti di Wall Street. 
Tirando le fila, calcolatrice alla mano, è chiaro che il calo dei profitti è direttamente proporzionale all’aumento delle tasse, che sono passate dal 30 al 39 per cento e che hanno fatto scendere gli incassi totali annuali. 
Quindi nonostante i successi a Londra dello scorso mese, notte in cui la compagnia ha realizzato un ennesimo record, facendo raggiungere la cifra più alta di sempre durante la Impressionism Sale, Sotheby’s non è riuscita a portare il bilancio in paro coi numeri dello scorso trimestre.
A poco è servita la manovra operata sulle commissioni sulla vendita, in vigore dal 1 febbraio, con cui la compagnia sperava di rimpinguare le proprie casse elevando i margini di guadagno.
Se da un lato si incolpano del momento negativo la crisi in Russia o le questioni che aleggiano intorno alla crescita della Cina, dall’altro la compagnia attesta una crescita del 20 per cento circa per le vendite online, e si dichiara soddisfatta dei risultati ottenuti nelle ultime aste.
Forse la più grande debolezza della compagnia sta proprio nei continui attacchi subiti da parte dei suoi azionisti di maggioranza. Dopo le vicende che hanno coinvolto Dan Loeb, fondatore del hedge fund Third Party, ed hanno portato all’abbandono di Bill Ruprecht, ora Sotheby’s deve affrontare gli attacchi di un altro azionista di maggioranza, Marcato, fondo di investimenti californiano, e del suo amministratore delegato Mick McGuire. In una lettera al consiglio McGuire ha chiesto alla casa d’aste di intraprendere una campagna di buyback del valore di 500milioni, e le dimissioni del nuovo direttore finanziario Patrick McClymon. Questa richiesta arriva nel momento esatto in cui la compagnia ha congelato i dividendi, fino alla nomina del nuovo direttore, e secondo McGuire potrebbe portare ad un rialzo fino a 12, 33 dollari per azione. 
Una certa conseguenza di questo continuo braccio di ferro tra Sotheby’s e azionisti, è l’instabilità della compagnia sul mercato, provata di nuovo ieri. (Roberta Pucci)

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