05 marzo 2015

Radio City Milano, ovvero come l’etere diventa un happening. In un festival di tre giorni alla Fabbrica del Vapore

 

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Amo la radio perché arriva dalla gente/ entra nelle case/ e ci parla direttamente/ e se una radio? Libera/
ma libera veramente/ mi piace ancor di più/ perché libera la mente.
La radio, Eugenio Finardi
Con questa strofa il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, stamattina ha chiuso il suo intervento in Sala Alessi, a Palazzo Marino, presentando il primo festival “Radio City Milano”, ovvero tre giorni decisamente performativi che il week end del prossimo 13-15 marzo prenderanno forma negli spazi di Fabbrica del Vapore.
«La Milano della comunicazione è viva e vivace. C’è la cooperazione di soggetti diversi, interessi, grandi eventi e la città è sempre stato il luogo dove sono nate, insieme a case editrici, televisioni, anche radio che sono diventate “kolossal” nel panorama italiano»,  annuncia il sindaco presentando i tre giorni in cui si potrà scoprire cosa e come vivono i protagonisti dell’etere e le sue specificità, in un grande happening che avrà come palco la Cattedrale di via Procaccini e i vari trucks di diverse radio non solo nazionali riunite nella piazza per una programmazione continua e davanti al pubblico.
Tra i vari partner che sostengono l’iniziativa anche Unicredit, rappresentata stamattina da Maurizio Beretta, che ha puntato il dito sul fatto che oggi anche le radio dovrebbero di mettersi nell’ottica di fare anche informazione economica. Su questo punto, discutibile o meno, si vedrà in futuro, ma intanto si comincia venerdì con la “colazione” dei Dj e via via fino a domenica qualcosa come 50 trasmissioni ed eventi uno dopo l’altro, con Radio capital, Virgin radio, Radio Italia, Radio 2, 105, Dee Jay, Radio 24 e Radio Popolare, Radio Montecarlo e anche Raduni, emittente universitaria, solo per citarne alcune. Un festival vero e proprio. Per liberare la mente! 

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