Fino al 21.III.2015 Luigi De Simone, Shoot…s! Al Blu di Prussia, Napoli

Napoletano di stanza a Berlino, Luigi De Simone (1970) utilizza e reintegra materiali di risulta trasformandoli in risorsa per fare arte. Una ricerca nata agli inizi del 2000, diventata, ormai, un punto fermo nella sua produzione artistica, fino a esserne componente distintiva e identificativa. 

La personale “Shoot…s!”, curata da Valentina Rippa, propone un’esposizione di dieci ritratti di personalità legate al mondo del cinema e della letteratura, realizzati in cartone sagomato e ritagliato, dove talvolta l’artista interviene cambiandone incisivamente il ritorno estetico. Si passa da opere minimali – dove è quasi del tutto assente l’intervento pittorico dell’autore – a lavori dalla tecnica figurativa completamente diversa, dove predominano colori a olio e vernice spray, con un forte richiamo alla pittura e alla Street Art. Matrice unica di relazione sembrano rimanere la scelta dei soggetti e il supporto di realizzazione, rigorosamente di riciclo, perché l’obiettivo di De Simone è quello di valorizzare i materiali attraverso la forma, tra poesia e ambientalismo, imponendo una riflessione sull’immoralità del rifiuto, inteso anche come spreco. 

Come afferma lui stesso: «il soggetto è solo un pretesto per fare altro» e sottolinea l’importanza del rendere il residuo – la materia di scarto – protagonista di composizioni in cui le grafiche dei packaging diventano elementi decorativi fondamentali. Le opere prendono forma attraverso collage in cui le parti assemblate di materia grezza (cartone), campiture di colore e tipografia si integrano perfettamente al soggetto raffigurato senza che l’uno prevalga sull’altro. 

De Simone attinge dall’immaginario legato a personaggi cult del cinema e della musica, conferendo alle icone pop un forte potere evocativo, anche nel richiamare – forse involontariamente – lo stile grafico del designer statunitense David Carson. La mostra offre allo spettatore un percorso puntuale e permette di avere una visione completa della ricerca di quest’artista dalle molteplici risorse, impegnato in un’indagine artistica in bilico tra Informale e tentazioni Pop, ricerca estetica ed ecologia, ready-made e pittura.

mostra visitata il 21 febbraio