26 marzo 2015

Heimo Zobernig e Davide Bertocchi per Bergamo. Ecco un nuovo dialogo, per scoprire uno spazio storico in città, grazie a Contemporary Locus

 

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Settimana puntata per Contempory Locus, l’iniziativa ideata e curata da Paola Tognon che ha come mission la riscoperta (o la rivelazione) di una serie di spazi smessi o chiusi al pubblico, nella città di Bergamo.
Stavolta a dialogare, a partire da questo week end, saranno Heimo Zobernig (1958, vive e lavora Vienna) rappresentante dell’Austria alla  prossima Biennale di Venezia, e Davide Bertocchi (1969, vive e lavora a Parigi). Dove? Nel grande salone che sovrasta il passaggio di Porta Sant’Alessandro, storico accesso lungo le Mura veneziane della città di Bergamo, edificato a partire dal 1561 ma chiuso al pubblico dai primi del ‘900. 
Un’installazione complementare, fatta di luce e colore (il lavoro presentato da Zobernig è una grande installazione composta da 11 sfere realizzate in vetro di Murano, che riportano anche all’origine della porta, inserita nella cinta muraria veneziana) e suono (Bertocchi agisce sul presente e il passato del luogo, connettendo la vecchia parte alta silenziosa e normalmente chiusa, con il traffico e la vita quotidiana sottostante).
Ma quest’anno Contemporary Locus ha un impegno in più: si tratta della valorizzazione del progetto “Mura venete” (promosso da Comune di Bergamo, MiBACT e SiTI) che ha l’obiettivo di costituire un sito “seriale” transnazionale che possa entrare a far parte dell’UNESCO, rappresentando il più complesso sistema difensivo costruito dalla Serenissima Repubblica di Venezia tra XV e XVII secolo per controllare i suoi territori e le tratte commerciali che si estendevano fino al Medio Oriente.  E chi ha detto che il miglior modo per raccontare di un tesoro, non sia farlo con l’aiuto dell’arte di oggi? Vi racconteremo i dettagli, ma intanto l’appuntamento per scoprire tutto è sabato mattina, alle 11. 

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