31 marzo 2015

Voyeur si diventa

 
Non bastava la condivisione di status, luoghi, immagini. Non bastavano più le tradizionali webcam. Ora c'è la presa diretta: si chiama Periscope. E scommettiamo che metterà tutte le vite in piazza, altro che in diretta!

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Realtà aumentata o virtuale? Baggianate, verrebbe da dire, del secolo scorso. Pensavate che i messaggi vocali fossero il massimo? Pensavate che skype vi avesse cambiato la vita, o siete di quelli che usano i social network a cadenza regolare 24 ore al giorno? In tutti i casi, state bene a sentire, siete sorpassati. 
Da cosa? Da Periscope, programma che viene dagli Stati Uniti e che promette di diventare la chiave per il broadcasting in mobilità. Cioè? Cioè permetterà di vedere in diretta quello che accade intorno a noi, tramite il profilo twitter. 
Non una registrazione, non un video fatto e poi caricato, non un messaggio in diretta (che poi in diretta non è, perché la scrittura porta via tempo), ma un live streaming visibile a tutti i nostri contatti e non solo. Per mostrarci le cose mentre succedono o, peggio o meglio pensateci voi, farle succedere per mostrarcele.
Ma c’è dell’altro: come per le chat di snapchat anche Periscope avrà una durata limitata: gli streaming dureranno 24 ore e poi automaticamente cancellati. 
Stiamo facendo altro e qualcuno dei contatti che seguiamo sta trasmettendo? Arriva una notifica e ci si può fiondare nell’app con un solo swipe sul display. E così, di nuovo, ci trasformiamo in voyeur di noi stessi. E l’informazione sarà, forse, uno dei principali terreni dove questo strano “Periscopio” potrà essere utilissimo o dannosissimo. Per il semplice motivo che avremo, se possibile, un ulteriore surplus di immagini a cui dover tenere testa, da scremare, da indicizzare .
E poi si potrà commentare in tempo reale, in una vera e propria videoproiezione da social network. Per ora poco più che un prototipo, ma siamo sicuri che questa nuova forma di “voyeurismo consensuale”, come ha scritto David Pierce, sia una forma di presente continuo. Sempre più piatto nei contenuti e nei messaggi, su questo possiamo scommetterci anticipatamente, e sempre più virale. Come il vizio di spiare nelle vite degli altri, spesso davvero non così interessanti come appaiono in video. E anche quello di fare gli eroi, i cretini o gli intelligenti a costo di passare sullo schermo. 

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