L’occasione è stata la presentazione stamane al Maxxi di Sue proprie mani di Adrian Paci e Roland Sejko, grande e bella videoinstallazione che rielabora in maniera molto poetica il dramma degli italiani rimasti “prigionieri” di fatto in Albania dopo la seconda guerra mondiale, a causa dei mancati accordi tra noi e questo Paese. E che è successo oltre alla presentazione alla stampa di questa e dell’installazione di Flavio Favelli?
È stato annunciato che Adrian Paci, nato a Scutari nel 1969 e scappato dal suo Paese nel 1997, stabilendosi a Milano nel 2000, probabilmente che riesca ad ottenere la sua richiesta di cittadinanza italiana. L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro Alfano, che ha dichiarato di «Seguire molto da vicino la pratica». E da cosa nasce cosa. Magari potremmo avere un artista italiano (anche sulla carta della Stato) non appartenente alla schiera dei “grandi vecchi”, ma famoso nel mondo, che qualcuno potrebbe invitare per il Padiglione Italia alla Biennale 2017. Sempre che ci sia un curatore incaricato capace di capirlo.
