15 aprile 2015

Finissage Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia aab, Brescia

 

di

Una volontà duplice quella che accompagna il nuovo capitolo della storica rassegna promossa dall’aab “Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia”, giunta quest’anno alla sua quindicesima edizione.
Negli intenti della curatela di Paolo Bolpagni e Bianca Martinelli, la proposta espositiva del lavoro di alcuni giovani artisti operanti a Brescia, si intreccia con il più ambizioso obiettivo di collocarne le scelte all’interno di una ricognizione sull’odierno “stato dell’arte”, indagando le tendenze più recenti a livello nazionale e internazionale.
Quattro i protagonisti della mostra, tutti under 35, bresciani di nascita o d’adozione, distanti negli intenti ideologici e nella resa formale del proprio lavoro, vicini nella scelta di un approccio trasversale che coinvolge anche la tecnologia dei nuovi media. 
Scultura, pittura, suono, fotografia ma anche video, installazione e performance si fondono a costruire una sintassi in cui il concetto di contaminazione tra linguaggi si pone quale aspetto centrale e fondante, strumento privilegiato di ricerca non solo tecnica, ma soprattutto espressiva, capace di veicolare riflessioni nuove e originali.
Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia, vista della mostra, aab
Così nel lavoro di Gloria Pasotti e in particolare nella serie in mostra Dieci tentativi di dar forma al vuoto contenuto nelle fessure del mio corpo l’intento di plasmare i vuoti anatomici è risolto attraverso un’azione di carattere performativo e plastico insieme, testimoniata e riproposta nella dimensione bidimensionale dello scatto fotografico; dieci immagini in cui il corpo dell’artista si materializza in altrettante sculture in pongo modellate sulle cavità del corpo umano.
La corporeità è centrale anche nelle riflessioni di Fabrizio Saiu, costruite sull’indagine dei rapporti tra corpo, spazio e suono, attraverso azioni, la cui documentazione è affidata alla ripresa video. 
Sua la performance che ha inaugurato la mostra; l’artista, utilizzando piatti da batteria disposti sul pavimento, compone ritmi e sonorità sincopate che risuonano nello spazio imponendosi come presenza viva e tangibile.
Una selezione di still dell’immenso archivio fotografico di “Google Street View” indaga invece, nell’ironica Hello Google/Fuck you Google di Carloalberto Treccani,  le contraddizioni della società contemporanea nei suoi rapporti con la tecnologia; presenza indiscreta e elemento invasivo nella dimensione della vita privata ma anche occasione di visibilità e palcoscenico ideale di un dilagante protagonismo.
A guidare, infine, la ricerca di Francesca Longhini la volontà di ridimensionare la portata dell’errore alla percezione soggettiva, trasformandone le implicazioni negative in potenziale creativo.
Dalle opere su carta o su tavola a quelle scultoree fino alle installazioni, il minimalismo cromatico, bilanciato dalla ricchezza della materia e dalla varietà dei supporti impiegati, si confronta con l’imprecisione per farne premessa fondamentale di  prospettive inedite e punti di vista alternativi.
Antonia Bertelli
mostra visitata il 21 marzo 2015
Dal 21 marzo al 15 aprile 2015
Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia
Aab – Vicolo delle stelle, 4 – Brescia
Orari: martedì – domenica, 16:00 – 19:30
Info: 030.45222 – www.aab.bs.it

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui