19 aprile 2015

Fino al 3.V.2015 Tra due fuochi Galleria Silvy Bassanese, Biella

 

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“Tra due fuochi”, il titolo della mostra, è riferito a un progetto che si propone di riscoprire nella sensibilità contemporanea una dimensione estetica atemporale; sviluppo espressivo che, secondo il curatore Nicola Vitale, non è ancora stato compreso nella sua reale portata. Questa è la scommessa e il grande interesse dell’esposizione. I protagonisti sono Gianantonio Abate, Ernesto Jannini, l’islandese Helgi Friðjónsson e lo stesso Nicola Vitale, che espongono dipinti degli ultimi anni. Riscoperta di una dimensione figurativa della pittura che, rinnovandosi nelle modalità, restituisce all’arte la sua funzione narrativa, dove il termine “bellezza” recupera la sua valenza nella forza espressiva delle forme e dei colori di un pittura piena ed essenziale. Vi è un riferimento allo splendore dell’arte medioevale e della prima modernità, rielaborato in un linguaggio che rivela una nuova forma di sensibilità. Per tornare al titolo, i “due fuochi” tra cui si dibattono le opere esposte sarebbero dunque la forza astratta e la complessità narrativa della pittura figurativa. Ma anche e soprattutto, da una parte una iconografia che richiama solo apparentemente la giocosità di immagini popolari – dall’illustrazione, al fumetto, al peluche – dall’altra tutto ciò viene declinato in una valenza concettuale, per una certa intellettualizzazione degli assunti. Come teorizza Nicola Vitale nel suo libro Figura solare (Ed. Marietti, 2011), l’ambizione di questi artisti, allineati con un lavoro minoritario ma significativo diffuso internazionalmente, è ritrovare una armonia tra queste dimensioni così distanti nella contemporaneità, in ciò che potremmo chiamare “conciliazione degli opposti”.
Gianantonio Abate, Le volpi 110x77 cm 2014 olio su tela

La suggestione è quella di una particolare virtualità, un reale ripresentato con sensibilità e immaginazione filtrate attraverso canali mentali modellati nella consuetudine percettiva ai mezzi tecnologici. I pupazzi di Ernesto Jannini, tanto quanto appaiono teneri e divertenti, sono anche sottomessi a schemi grafici razionali, che generano una specifica cifra simbolica. Friðjónsson invece configura un mondo mitico di figure umane angelicate che come le sue nuvole fluttuano nell’aria, confondono le essenze coniugando l’uomo con una inquietante presenza ornitologica. In modo ancora diverso Gianantonio Abate (foto in alto) compone le sue favole apparenti con un estremo rigore pittorico dove una plastica virtualità è condotta con la sapienza poetica della pittura del primo rinascimento. Così come il curatore-artista Vitale presenta scene della quotidianità – come un viaggio in autostrada colto dal punto di vista del guidatore – che si trasformano nella poesia rarefatta di immagini fiabesche essenziali, dense di quella intensità energetica che è il tema principale del suo fare e teorizzare. Ricerca che si esprime nelle diverse soluzioni che questi artisti mettono in opera, che convergono tutte nello splendore dell’immagine, tratto di grande vitalità che contraddistingue questi lavori, dove (come scrive Nicola Vitale in Figura solare) « […]  ogni ritorno all’origine dell’arte è all’insegna di quella «festa» per gli occhi, percezione estetica originaria […] ».

foto di copertina: Ernesto Jannini, I Bugiardi, acrilico su tavola, 108×230 cm., Courtesy Silvy Bassanese

Giulia Maria Bevacqua
mostra visitata il 28 febbraio 2015
Dal 28 febbraio al 3 maggio 2015
Tra due fuochi 
Abate, Friðjónsson, Jannini, Vitale
Galleria Silvy Bassanese Arte Contemporanea
Via G. Galilei 45 13900 Biella Italy
Orari: da martedi a venerdi 16 – 19 .
Tel 015355414 mob 3382540156

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