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Sono stati tre giorni ad alto tasso fotografico, quelli dell’AIPAD show (Association of International Photography Art Dealers) che si è tenuto al Regiment Armory di New York, dal 16 aprile fino a ieri.
E che c’era tra le tante belle foto in mostra? Questa di Irvin Penn, scattata nel 1948, che ritrae Truman Capote? Sbagliato. Non è Truman Capote, ma John Malkovich. Il mitico Malkovich, che si diverte anche lui a fare quello che Cindy Sherman fa da molto tempo e quello che recentemente fa anche Nathalie Croquet (vedi exibart dell’8 aprile): prendere le sembianze di qualcun altro, rifacendo esattamente ciò che quel qualcun altro fa (o faceva): pose, smorfie, espressioni, il personaggio insomma.
L’idea non è dell’attore americano, ma del fotografo americano Sandro Miller. Che, citando a sua volta (o meglio ispirandosi) al film Essere John Malkovich, ha realizzato la serie Malkovich, Malkovich, Malkovich in cui l’attore di volta in volta si trasforma in Mariliyn Monroe, Andy Warhol, Che Guevara, Einstein, Dalì e altre icone del nostro tempo, compreso Truman Capote. Sotto potete vedere altri esempi del travestitismo di Malkovich che ha poco da invidiare al virtuosismo di Yasumasa Moritura.
Courtesy Catherine Edelman Gallery, Chicago