22 aprile 2015

La Biennale di Gioni fa scuola: una rete di enti per mettere in luce i percorsi creativi “irregolari”, a Torino

 

di

Non solo gli outsider ufficiali di manifestazioni consolidate anche a livello di mercato, come l’omonima fiera newyorchese, ma anche “Mai Visti e Altre Storie”. Di che parliamo? Di un’iniziativa che parte da Torino, decisamente vivace artisticamente in queste giornate, e che per i prossimi due mesi metterà in scena un progetto volto alla tutela e alla valorizzazione dell’Arte Irregolare piemontese, in aperto dialogo con il mondo del contemporaneo, per riflettere sul dualismo (decisamente permeabile) tra outsider e mainstream, normalità e marginalità, salute e malattia. Presentato stamattina, il progetto ha effettuato una prima fase di studio e catalogazione di una serie di collezioni, a cui seguirà la pubblicazione di un archivio online liberamente accessibile, che renderà fruibili migliaia di opere conservate in centri diurni, ASL, cooperative sociali e collezioni private, disseminate su tutto il territorio piemontese. 
Poi, a partire dal 14 maggio, si potrà vedere il risultato di questa iniziativa congiunta e ideata da Tea Taramino, dall’Associazione Arteco e Associazione Passages, con tre mostre inserite in spazi significativi di Torino: Palazzo Barolo (nelle foto), InGenio Arte Contemporanea e la Galleria Opere Scelte. Mixando due mondi in apparenza apposti, che invece si è dimostrato possano essere decisamente “condivisi” dal sistema.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui