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Non c’è solo Leni Riefensthal e le sue tostissime escursioni in Africa, documentate da foto che sono rimaste nel mito della donna e delle fotografia stessa. Un’altra donna, altrettanto intraprendente e molto libera per quegli anni (la fine dell’Ottocento), è stata una grande viaggiatrice e fotogiornalista, che usava come taccuino degli appunti la sua macchina fotografica.
Isabella Bird, inglese, Paese che forse ha sfornato più viaggiatori di qualunque altro, donne comprese a partire dalla mitica Vita Sackwille-West, per molti anni ha soggiornato in Cina e ne ha riportato sorprendenti reportage: popolazioni tribali e lontane, costumi inconsueti, immagine al massimo dell’esotismo con cui sedusse l’Inghilterra vittoriana. Questa foto del 1896 ritrae una donna della tribù dei cosiddetti “musi di cane” che indossa un copricapo per una cerimonia fatto con argento, seta e altri materiali.