27 aprile 2015

La seconda Biennale di Kiev si farà: appuntamento a settembre, con il sostegno di un folto gruppo di istituzioni culturali, ucraine ed europee

 

di

I curatori Georg Schöllhammer e Hedwig Saxenhuber (nella foto di copertina) hanno annunciato la data: 8 settembre. Per noi italiani è un anniversario importante, ma forse di questi tempi lo sarà anche per il Paese dell’Est. 
“La Scuola di Kiev”, titolo della Biennale rimandata a causa del conflitto, aprirà al Visual Culture Research Center, spazio che in passato era stato preso di mira da attivisti di destra, e non al Mystetskyi Arsenal, dove era stata realizzata la prima edizione, nel 2012 (foto sopra).
I curatori hanno detto che la biennale servirà sia per informare il pubblico internazionale sui primi 20 anni dell’Ucraina, sia per parlare “ad alta voce di ciò che la popolazione del Paese vorrebbe sbarazzarsi”.  
Sicuramente, di questo possiamo esserne certi, non vogliono liberarsi della Biennale, anche perché una moltitudine di istituzioni, organizzazioni non governative e attivisti, sia a Kiev che in tutta Europa, stanno intervenendo a sostegno dell’iniziativa. Tra questi già si contano il Museo d’Arte Nazionale e l’Accademia di Belle Arti, il Centro Pinchuk, la Biennale di Atene, l’Università delle Arti di Berlino, l’Università di Lipsia, il Badischer Kunstverein di Karlsruhe, l’austriaca Erste Foundation , il Van Abbemuseum di Eindhoven, il Museo d’Arte Moderna di Varsavia, il British Council, e il Goethe-Institut. Vedremo i temi, e soprattutto gli artisti, che date queste premesse non potranno che essere decisamente variegati. E politici.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui