01 maggio 2015

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: il Premio StellaRe 2015 va a Sheikha Al Mayassa. E in omaggio un anello firmato Maurizio Cattelan

 

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La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha assegnato il Premio StellaRe 2015 a Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al-Thani, Presidente dei Musei del Qatar. Il riconoscimento verrà conferito domani alla Fondazione.
Sheikha Al Mayassa, indicata come una delle donne più potenti del mondo dell’arte, lavora da tempo per trasformare il suo Paese in leader mondiale nella cultura, con un forte impegno filantropico verso i più giovani. Grazie all’organizzazione Reach Out To Asia si impegna infatti in prima persona affinché i bambini di Asia e Medio Oriente possano accedere a un sistema educativo di alto livello, rimanendo nella propria comunità.
Il Premio è indirizzato proprio alle donne che con il loro lavoro e la loro determinazione applicano strategie culturali, politiche, economiche e scientifiche per migliorare la società contemporanea, e Sheikha Al Mayassa sembra corrispondere a questa descrizione. Alle prescelte viene donato un anello disegnato e realizzato da Maurizio Cattelan, arricchito da un luminoso brillante, che rappresenta la stella simbolo della Fondazione.
La cerimonia di premiazione, che rientra tra le celebrazioni per i 20 anni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, sarà preceduta dalla conversazione tra Hans Ulrich Obrist, Co-Direttore della Serpentine Galleries di Londra e l’artista Isabel Lewis, una conferenza di Kevin McGarry sull’opera di Ian Cheng (in collegamento via Skype) e un reading di Gianluigi Ricuperati. Appuntamento alle 17. (Giulia Testa)

1 commento

  1. Ma lo sapete come trattano le donne in Qatar?

    sapete che le donne on possono guidare l’ auto in qatar, non possono parlare con altri uomini, non possono darsi un bacio in pubblico, vietato al nudita’, i costumi da bagno l’ alcol, vestirsi all’ occidentale, praticamente e’ uno stato infame ma pieno di denaro e il sistema dell’ arte non si tira indietro a slinguazzare quattro barbari che fino all’ altro ieri vivevano sugli alberi ma oggi posseggono buona parte del nostro amatissimo debito nazionale. Tanto, male che vada, ci son sempre i cinesi. Siamo o non siamo un paese delle banane? cattelan che fa gli anelli? che bello, adesso siamo proprio al completo. Benvenuti allo zoo. Troppo scarsi ragazzi!!

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