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Arte medioevale durante la Biennale di Venezia. Accade a Palazzo Franchetti, che anche quest’anno ospiterà una nuova edizione di “Glasstress”, la mostra (nata nel 2009) tramite la quale una serie di artisti contemporanei, si confrontano con l’antichissima tecnica del vetro – che a Venezia ha tradizione millenaria.
Ma oltre alle creazioni di oggi, per questa edizione il cui tema è il gotico, arriveranno anche una serie di opere d’arte dai musei russi dell’Ermitage e dai Musei Riserva Statale di Pavlovsk e di Peterhoff.
“Gotika”, il titolo, metterà così in scena una serie di oggetti in gran parte mai presentati al pubblico e che vanno dagli ostensori, ai reliquari, alle croci in vetro, e le armature, in dialogo con 50 nomi di artisti provenienti da 20 Paesi. Chi ci sarà, tra gli altri? Per esempio Erwin Wurm, Hans Op de Beeck, Ilya & Emilia Kabakov, Jake & Dinos Chapman, Jaume Plensa, Lucy Orta, Mimmo Paladino, Olafur Eliasson, Song Dong, Tony Cragg e Zhang Huan.
E visto che siamo nell’anno di “Nutrire il pianeta”, arriverà anche l’artista belga Koen Vanmechelen che, in collaborazione con Slow Food, trasformerà l’antica Banca di Venezia, sempre nel Palazzo, in un “giardino gotico”, con un’installazione realizzata con antichi semi di cereali, piante ed erbari. E coinvolgerà anche lo chef Pietro Leemann, ambasciatore Expo 2015, primo esponente dell’alta cucina vegetariana in Europa, al ristorante Joia di Milano. E indovinate che farà?
Foto sopra: Wael Shawky, The Cabaret Crusades, The Secrets of Karbala. Credits: Francesco Allegretto (particolare)