Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Ha dichiarato di amare le opere “quotidiane”, quelle che debbono essere portate avanti ogni giorno, perché nella vita c’è troppa pressione e la routine, per lui, è una sorta di processo di serenità.
Lo dice Rob Pruitt, da oggi al Museum of Contemporary Art di Detroit con un progetto decisamente particolare e che passerà alla storia per le sue contigenze pop e per il suo essere una performance lunga oltre 2mila giorni e 2mila disegni: quelli dedicati al Presidente Barack Obama, in una serie “infinita” iniziata il 20 gennaio 2009, realizzati con i colori della bandiera: rosso, bianco e blu.
Pruitt, che ha anche uno shop su eBay dove vende un oggetto dal suo appartamento ogni giorno e i cui ricavi vanno a un ente di beneficenza, alla fine di ogni anno, ogni giorno pesca dal web immagini di quello che ha fatto Obama nelle 24 ore precedenti e sceglie la più accattivante per poi modificarla in photoshop e proiettarla su tela.
«Non avrei mai immaginato che un giorno sarei finito con quasi 3mila dipinti del Presidente», ha dichiarato l’artista.
Un monumento che rappresenta la presidenza degli Stati Uniti nella sua interezza, non importa quanto banale. Ma al museo c’è anche un’altra opera, Il monumento di Lincoln, composta da 200mila centesimi che riempiono tre pneumatici di camion accatastati, ricoperti di vernice color rame. Anche questo è un omaggio, e decisamente più riuscito degli impantanati progetti faraonici per i vecchi presidenti: uno per tutti quello di Frank Gehry a Washington, osteggiato dalla famiglia del Presidente Roosevelt.