01 giugno 2015

La primavera cinese

 

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L’estate è ormai alle porte, ma per le aste la stagione primaverile è ancora in pieno svolgimento, dopo le notizie raccolte a New York, le ultime arrivano dalla Cina, dove pochi giorni fa si è conclusa la 2015 Spring Auction di China Guardian, una delle case d’asta orientali più importanti al mondo. 
Diverse le sessioni tematiche, trainate dalla serata dedicata alla pittura moderna cinese, “Grand View: Chinese Painting Highlight, Modern” che ha totalizzato, dopo circa cinque ore, 954 milioni di yuan (circa 140 milioni di euro). Il top lot della vendita è un lavoro rappresentativo di Pan Tianshou, Aquila, Roccia e Fiori che ha raggiunto il record di 279 milioni di yuan (40 milioni di euro). 
Importanti i risultati della sessione dedicata ai Classic Chinese Paintings and Calligraphy, una delle colonne portanti del mercato cinese, in cui a brillare sono state una serie di lettere scritte da membri della dinastia Ming, battute a 37 milioni di yuan (circa 5,5 milioni di euro). Ottimi anche i numeri dell’arte Cinese del Ventesimo secolo, che in totale ha raggiunto i 128 milioni di yuan (19 milioni di euro).
Ma il totale della stagione di 1,8 miliardi di yuan, pari a oltre 260 milioni di euro, non accontenta la casa d’aste, che chiude a ribasso rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo gli esperti, il mercato non ha attratto gli stessi acquirenti dello scorso anno a causa della forte espansione del mercato azionario, e soprattutto per il rischio di incappare in falsi e opere contraffatte. Sembrano delle scuse, mentre i collezionisti orientali espatriano alla ricerca di trofei dei grandi artisti occidentali. (Roberta Pucci)

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