23 giugno 2015

Il Premier in visita all’Egizio di Torino, puntando sulle “soluzioni” dell’Italia. Con un bel discorsino sulla cultura. No, sui numeri

 

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Chissà se ne uscirà, dopo l’intervento tra le statue, un futuro bel comizio. Ma intanto la frase del giorno di Matteo Renzi, è “L’Italia non è il più malato d’Europa, ma è parte della soluzione dei problemi”. La pronuncia mentre va in visita al Museo Egizio di Torino, tour di cui fa parte anche la Sindone, accompagnato dal direttore Christian Greco e dal Sindaco Piero Fassino, con un paio di giorni di ritardo sulla venuta del Papa nel capoluogo piemontese. 
Renzi, poi, si sposterà in Val D’Aosta per inaugurare una nuova funivia sul Monte Bianco. In alta quota siamo sicuri uscirà qualche buon discorso su attratività e impresa del turismo in Italia, ma un bel pensiero sulla cultura, che non sia il solito slogan? Difficile da immaginare, e infatti Renzi guarda ai numeri, e alla storia della rinascita di Torino da città industriale a polo attrattivo: «Si dice che nei musei si guarda al passato ma questo museo aiuta a guardare il futuro di Torino. Non è la prima volta che visito la vostra città, oggi ritengo opportuno e giusto ringraziare Evelina Christillin (Presidente del Museo, n.d.r.) e Christian Greco. Siamo convinti che questo museo possa superare il milione di visitatori l’anno». La crescita, signori! Ad ogni modo la scelta di visitare, anche se in versione lampo, un museo è buona. Almeno per variare un po’ l’agenda, no?

2 Commenti

  1. Oh che bella notizia, davvero sconvolgente! adesso vi mettete a fare anche l’ ISTITVTO LVCE per il premier nominato senza voti? allora siamo davvero al top, di male in peggio… cosa ha detto il premier? che il museo egizio dal passato al futuro attraverso stikazzi come antani con la supercazzola di conseguenza laterale al sesto gigabyte del nulla? bravissimi, e voi continuate col megafono dell’ ovvieta’, invece di parlare di cose reali, tipo che se devo vendere un opera all’ estero cosa devo fare? 12 pagine di documenti, appuntamenti , decine di timbri e firme qua e la, fotocopie a palla e appuntamenti con i responsabili che lavorano solo due ore al giorno e se ti trovi in provincia puopi farti anche due ore di auto per recarti al capoluogo di regione per farti autorizzare i documenti eccetera… e certo che voi non sapete na mazza di tutto cio’ e lo sapete perche? perche il sottoscritto VENDE arte da anni e per venderla si e’ dovuto trasferire all’ estero altrimenti avrei fatto la fame nell’ Italia parasovietica, perche in Italia chi rappresenta la cultura sono persone (Franceschini) che di cultura non capiscono un cavolo di niente e parlano delle palle di marmo da piazzare in qualche desolata, squallida piazza d’ Italia. il museo egizio andrebbe bene per rinchiudere questi politici ammuffiti, ignoranti, stanche e senza idee. Niente idee , niente futuro.
    Italy R.I.P.

    Peace

  2. Dai, però l’articolista è stato timidamente critico. Piuttosto Exibart, a quando una indagine su come il governo Renzi si è mosso sulla cultura in questi ultimi mesi? Matito ha ragione, bisognerebbe approfondire un po’!

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