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“Eterno bimbo eterno incanto e carillon il mondo”. Così Bruna Esposito descrive LA, il carillon dorato che gira come una giostrina da bambini, mostrando le immagini degli immigrati che sbarcano sulle nostre coste. LA è una delle tre opere che l’artista ha esposto nella mostra Lallazioni, curata da Anna Cestelli Guidi all’Auditorium Arte di Roma: una doppia personale giocata sull’incontro con un’altra artista sensibile come Annie Ratti (fino al 2 agosto). Entrambe le artiste hanno lavorato sulla relazione tra opera d’arte e suono, e il risultato è magistrale: un dialogo intenso e poetico, giocato su un’apparente leggerezza che svela invece una malinconia sottile ma penetrante. Sottile come l’arpa eolica che la Ratti ha collocato sul tetto dell’Auditorium, in risonanza ideale con Ciottoli, seggiole e sonagli, installazione primitiva ed essenziale della Esposito. Si torna bambini con queste lallazioni, ma è un’infanzia consapevole e magica, intrisa di un dolore fragile e agrodolce. Da non perdere.