04 luglio 2015

Carol Rama, appassionata e maestra del corpo. E da oggi anche insignita dell’Albertina International Award, in occasione del primo FISAD

 

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Nata a Torino, nel 1918, ha lavorato sulle ossessioni del corpo, sulla malattia, sulla sessualità, la femminilità e il mascolino, il ruolo e, perché no, precorrendo anche idealmente le teorie di genere. Carol Rama, scandalosa ed eternamente giovane nella sua pratica, da oggi, in occasione della prima edizione del Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e Design – FISAD 2015 (fino al 26 luglio), viene insignita dell’Albertina International Award, conferito dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e da Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, per un “lavoro che ha particolarmente contribuito alla ricerca e alla sperimentazione intorno al corpo”. 
Ma perché questo tributo? Semplice, ma non troppo: il primo FISAD, che coinvolge gli studenti di tutte le scuole d’arte d’Italia, quest’anno ha puntato la produzione creativa del festival tutta intorno al tema, raccogliendo la produzione degli allievi sotto “Il segno del corpo”. C’è, in effetti, pane anche per gli studenti, e non solo per i “senior” dell’arte: la giuria composta da Nazan Ermen, Direttore del Graphic Art Department di Istanbul, il regista Davide Ferrario, i galleristi Massimo Minini e Alberto Peola, e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo domenica assegneranno i premi messi a disposizione dalla Consulta Regionale Giovanile alle cinque migliori opere selezionate tra le oltre 300 prodotte dalle Accademie ed esposte durante il FISAD.

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