04 luglio 2015

Mario Scudeletti, Aperta a Santi e Cavalieri Villa Contemporanea, Monza

 

di

Mistica cattolica e simbolismo medievale. Sono questi i cardini estetici attorno ai quali ruota l’immaginario di “Aperta a Santi e Cavalieri”, la personale di Mario Scudeletti (Treviglio, 1980) inaugurata lo scorso maggio a Villa Contemporanea. Negli spazi della galleria monzese, giovane realtà espositiva tra le più interessanti da seguire, l’artista lombardo riflette sul senso del sacro nella società contemporanea, evidenziando le complessità e le contraddizioni della vita moderna, la sua perdita di valori e il suo declino ideologico ormai sempre più tangibile. Fondamentale, per Scudeletti, è il confronto con le origini della cristianità e, in particolare, con l’età Tardo Antica, ritenuta dall’artista come un momento di purezza idilliaca da prendere ad esempio. 
Una concezione pessimistica, se si vuole, dell’uomo contemporaneo che appare chiara fin dall’ingresso in galleria, dove ad accoglierci troviamo Verso Occidente, una grande installazione a pavimento che si staglia al centro dello spazio espositivo. L’opera, composta da una serie di stendardi sistemati a formare un cerchio, accoglie al suo interno, silente e perentorio, il più classico degli ammonimenti alla caducità umana, un teschio umano ricolmo di terra e di fiori. Anche il colore degli stendardi partecipa a questo monito al memento mori, con un passaggio netto che vira dalla brillantezza del giallo oro verso l’opacità del nero torbido. Un altro vessillo, questa volta di colore rosso, è presentato in piedi e in un angolo della stanza, esposto volutamente richiuso nell’opera dal titolo Stendardo 2
Mario Scudeletti, Vanitas, 2015
In questa sua impossibilità ad aprirsi, c’è il simbolo del fallimento ideologico di una rivoluzione mancata (da qui la scelta del colore rosso), l’illusione verso un mondo egualitario e solidale che oggi non può più essere espressa. Persa, quindi, ogni fiducia positivista nella “superiorità” umana, non ci resta che lasciare che sia la natura a indicarci la via giusta verso la salvezza, come suggerito da Orifiamma, l’opera selezionata da Anna Bernardini per la Biennale Giovani di Monza, e di cui a Villa Contemporanea sono presenti alcuni studi preparatori. E in questo percorso di redenzione un ruolo importante è assegnato ai santi. Ma a uno sguardo attento, i santi di Scudeletti non presentano aureole fatte di luce, gioielli e simboli della mistica divina, ma sono avvolti da elementi naturali come foglie, legni e granelli di sale. È la natura stessa a nobilitarli. Nessuna fiducia né in Dio né nelle possibilità della scienza. Ma la natura, si sa, sa essere sia madre e sia matrigna. E la Drosera Regia, pianta carnivora sudafricana, stampata sulla tappezzeria murale che accoglie le immagini dei santi, ci ricorda la nostra fragilità e la spietatezza di un mondo che ci ospita ma che non è fatto per la nostra esclusiva sopravvivenza. 
Leonardo Regano
Mario Scudeletti. Aperta a Santi e Cavalieri
Villa Contemporanea 
via Bergamo 20, 20900 Monza (MB)
Orari: da martedì a sabato dalle ore 15 alle ore 19
Info: tel. +39 039 384963, info@villacontemporanea.it, www.villacontemporanea.it

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