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Arriva con una lettera amara l’addio (o forse un arrivederci) del Perugia Social Photo Fest, da parte del direttore artistico, Antonello Turchetti.
L’associazione LuceGrigia sospende il festival per mancanza di accordi con le varie istituzioni che, negli ultimi tre anni, a novembre, erano riusciti a portare in città – con grandi sforzi – quasi 3mila persone, cercando di lanciare il capoluogo umbro nel circuito, completamente assente, del contemporaneo e delle sue manifestazioni. Insignita a maggio del titolo EFFE (Europe for Festivals, Festivals for Europe), il Perugia Social Photo Fest era l’unico festival di fotografia italiano riconosciuto dalla commissione europea per meriti di valenza culturale, locale, nazionale e internazionale. Ma a novembre, appunto, la quarta edizione non si farà.
«L’edizione 2015 del PSPF avrà questo titolo: il festival che non c’è. Pensavamo che con l’edizione 2014 “RESISTO”, portata a termine con enormi difficoltà, mille complicazioni e inauditi trabocchetti, avessimo raggiunto obiettivi importanti. Credevamo che portare a Perugia 2mila 600 presenze da 14 Paesi del mondo, durante un freddo e piovoso novembre, avesse significato qualcosa per la nostra città e la nostra regione, che il titolo EFFE ci avrebbe riscattato da quell’inaudita non-menzione nella lista delle iniziative promosse e foraggiate in occasione della corsa perugina a capitale europea della cultura», affonda Turchetti, che continua in un vortice che suona come un ritornello ben conosciuto: «Da novembre siamo rimbalzati come trottole impazzite tra appuntamenti disattesi, assicurazioni, promesse, segreterie filtro, porte sbarrate e mail misteriosamente scomparse (sì, esiste ancora questa scusa). Nonostante tutto ci rifiutiamo di credere che le parole territorio, eccellenza, cultura, siano vuoti latrati di convenienza, termini svuotati del loro significato. Non siamo avvezzi a tutto questo, noi vorremmo solo pensare al nostro Perugia Social Photo Fest che laconicamente è già pronto». E allora, qualcuno potrebbe essere pronto a rilanciare, o Perugia perderà anche questa occasione?