06 luglio 2015

Paesaggi video. Triennale e Iulm insieme per raccontare comunità, architettura e città, con l’occhio degli italiani

 

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Come vive, e come vede, chi attraversa il paesaggio italiano quotidianamente? E come è come cambiato quest’ultimo negli ultimi anni? Come l’intervento umano ha ridisegnato il paesaggio naturale? Ci sono esempi di architettura contemporanea capaci di interagire positivamente con il tessuto pregresso?
In avvicinamento alla nuova Triennale di Milano, nel 2016, ci sarà – a partire dal prossimo dicembre – la mostra “Comunità Italia. Architettura/ Città/ Paesaggio” a cura di Alberto Ferlenga e Marco Biraghi, ma soprattutto ci sarà anche una sorta di contest decisamente divertente, e che si prevede piuttosto rappresentativo, denominato “Italy in a frame”, ovvero un censimento popolare del paesaggio antropizzato italiano.
In poche parole? Ebbene, se siete amanti delle immagini in movimento, se amate l’Italia e/o volete denunciare situazioni paradossali nel tessuto paesaggistico, o se invece volete dimostrare quanto ancora è bella la nostra penisola, armatevi di videocamera e girate un video della durata massima di un minuto che contenga uno specifico frammento, declinato come preferite, di paesaggio antropizzato italiano, perché il filmato dovrà contenere, ben visibile, l’intervento umano: un’architettura, una recinzione, una rovina, una strada, un monumento, un traliccio.
Voci, musiche, fuoricampo et similia a vostra discrezione, ma non dimenticatevi la didascalia con l’indicazione precisa del luogo e del giorno e ora in cui il video è stato girato.
Una bella ricognizione, molto personale, da inviare entro e non oltre il 30 settembre 2015. I vostri “compiti delle vacanze” saranno valutati e selezionati dai curatori della mostra e da Gianni Canova (responsabile e coordinatore del progetto “Italy in a frame”), Giovanni Puglisi, Vincenzo Trione e Giovanni Chiaramonte, grande fotografo del paesaggio italiano. www.italyinaframe.org
 

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