17 luglio 2015

PAUSE DI ATTENZIONE

 
Little is more! di Ludovico Pratesi

di

Little is more: parafrasando Mies Van Der Rohe, questa è la frase giusta per definire la preziosa mostra “Structures” dello Studio Labics, curata da Luca Molinari e ospitata dallo Studio Stefania Miscetti. 50 modelli in miniatura, realizzati in materiali naturali (carta, legno, basalto) costituiscono un repertorio di esercizi di stile giocati sui temi che interessano i Labics (al secolo Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori), come il rapporto tra interno ed esterno, l’architettura e il paesaggio, lo spazio dilatato o compresso. Impreziosite da un allestimento semplice ma efficace, queste delicate sculture mi hanno ricordato i modelli di Gehry: caotici e chiassosi quelli, ordinati e discreti questi. Giustamente Molinari li fa discendere dalle teorie di Francesco di Giorgio Martini, maestro di quella misura tutta italiana che per secoli è stata la cifra vincente non solo della nostra architettura, ma di un’intera cultura. Dal baratro nel quale siamo sprofondati oggi, non ci resta che rimpiangerla e di applaudire quando la vediamo ricomparire, come in questa mostra da non perdere.
Ludovico Pratesi 

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