22 luglio 2015

Un’illusione nelle cave. A Carrara il marmo puro si confonde con l’installazione e un film documentario: per promuovere, anche, il territorio

 

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L’artista è Alberto Timossi, la location è decisamente particolare: le Cave Michelangelo, nel bacino del Ravaccione a Carrara, che dopodomani si trasformeranno in un vero e proprio “set” dell’arte contemporanea.
Si intitola Illusione l’installazione di Timossi: un enorme tubo arancio che si staglia sui gradoni bianchi delle Alpi Apuane. Un’opera pubblica, in dialogo con l’ambiente, che non sarà sola ad accompagnare quello che è un vero e proprio progetto per il territorio, ideato da Takeawaygallery, e reso possibile con il contributo della società Cave Michelangelo, in un programma di investimenti pubblici in ambito culturale promosso dall’Agenzia per la Coesione Territoriale in accordo con il Mibact e patrocinate da Regione e Comune, ma che vedrà anche la realizzazione di un film.
Un backstage, a dir la verità, che documenterà le diverse fasi di allestimento e inaugurazione, diretto dal regista Tobia Pescia che mostrerà la montagna, gli operai, l’artista, il fotografo Claudio Abate, e il critico Achille Bonito Oliva colti nel momento del loro intimo contatto e confronto con l’opera, un’illusione che possa, fino al prossimo 30 agosto, “bucare” una montagna, creare un canale energetico sotto la “pelle” durissima del marmo. E di un’area d’Italia bellissima quanto schiva.

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