25 luglio 2015

Ma che bella figura!

 
Era accaduto poche settimane fa alla Reggia di Caserta, ma ieri la storia delle assemblee sindacali in orario di visita si Ë replicato a Pompei. Un bel modo di farci (ri)conoscere, di "puntare" sul turismo. E di risolvere cosa?

di

Che sia arrivato il Sovrintendente Massimo Osanna (in questo caso passa la battuta “un cognome, un programma”) ad aprire i cancelli agli oltre 2mila turisti rimasti fuori da Pompei, ieri, sotto il sole, a causa di un’assemblea sindacale a sorpresa, non lenisce una storia che è un’autogol, l’ennesimo, di quel fiore all’occhiello italiano e tanto discusso del turismo internazionale che è Pompei. 
Due ore sotto il sole, con le conseguenze estive tipiche, che lette sui giornali fanno “colore”. 
Stavolta i Sindacati si sono “barricati” nel sito archeologico durante le ore di visita, come successo qualche settimana fa nella vicina Caserta, in una riunione straordinaria che è stata tacciata da tutte le autorità come un “colpo basso”: “Nonostante la mia massima disponibilità al dialogo e a venire incontro alle esigenze dei sindacati, quello di alcune sigle sindacali è un atteggiamento irresponsabile”, ha riportato Osanna, mentre il neo governatore della Campania De Luca: “La chiusura è una vergogna internazionale che danneggia l’Italia intera”. Si parla di sanzioni, mentre dal Mibact e dalla voce di Franceschini è arrivata l’arringa più dura: “Un danno incalcolabile che rischia di vanificare quei risultati straordinari raggiunti nell’ultimo anno che hanno rilanciato l’immagine di Pompei nel mondo. Chi fa così fa del male ai sindacati, ai diritti dei lavoratori e soprattutto fa de male al proprio Paese”.
Alla fine dell’assamblea però i lavoratori della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia hanno dichiarato un’intenzione inedita: quella di lavorare a costi inferiori rispetto alle maestranze della Scabec (società in house della Regione Campania) a cui sarebbero state affidate le aperture straordinarie notturne: “Vediamo se così il ministro vorrà ascoltarci”, hanno dichiarato dalla FpCisl, Filp e Unsa. Contratti di lavoro, assunzioni, turni, stipendi ancora sul banco degli imputati, ma anche stavolta l’ennesima dimostrazione che non si è ottenuto nulla. Se non un gran casino, e un malcontento generale. Avanti così, fino alla prossima assemblea? (MB)
 

1 commento

  1. Complimenti avete fatto in mondo visione un bel autogol alla vostra credibilità, ma potevate fare questa assemblea prima o dopo l’orario di lavoro, da noi si usa così, ben venga la riforma della pubblica
    amministrazione perchè ne abbiamo bisogno vista la figuraccia che ha fatto l’Italia05373346, e ora provate a lamentarvi!

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