30 luglio 2015

Un milione per Banksy

 

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Due opere del chiacchierassimo street artist inglese dall’identità misteriosa, Banksy, saranno messe all’asta il prossimo 30 settembre da Julien’s Auctions, nella loro sede di Beverly Hills. 
A trainare l’asta sarà il grande murales Donkey Documents realizzato a Betlemme nel 2007, stimato tra i 400mila e i 600mila dollari,che raffigura un asino che aspetta che i suoi documenti d’identità vengano controllati da un soldato israeliano armato. Il murales è uno dei più controversi della carriera dell’artista, sia per l’ironia graffiante, che per la sua posizione, la barriera di cemento che divide la Palestina e Israele, elementi che creano un parallelo con l’asino biblico, che portò Maria a Betlemme.
Il murale, che misura circa 2 metri per 3, è il lavoro più grande e più significativo di Banksy, rimasto intatto dopo il distacco dalla sua parete di origine.
L’altra opera in vendita è I Remember When All This Was Trees in cui un giovane ragazzo è sorpreso con in mano un barattolo di vernice rossa e un pennello, ha appena scritto la frase del titolo sul muro, denunciando la scomparsa della natura e la deforestazione, e guarda impassibile verso lo spettatore. L’opera, sbucata a Detroit in una delle zone dove un tempo sorgevano le fabbriche di auto, è stata valutata 400mila dollari, portando il totale delle stime di Banksy in questa asta ad un milione.
All’incanto anche opere di Shepard Fairey, Space Invader, Craola, Ben Eine, Le Rat, Zeus, Visto, D * Face, Ron English. (Roberta Pucci)

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