04 agosto 2015

Street art monumentale tra le Alpi: in Val Camonica arriva Ozmo, con cinquecento metri quadrati di pittura su roccia

 

di

La Valle Camonica quest’estate non riposa mai. E continua il suo percorso dedicato all’arte contemporanea domani a Breno, alle 20, con l’inaugurazione ufficiale e lo svelamento dell’enorme opera di Ozmo (Gionata Gesi, Pontedera, 1975), tra i più noti e talentuosi esponenti della street art italiana. L’evento, monitorato da That’s Valley – il progetto nato con la collaborazione tra il Distretto Culturale di Valle Camonica e That’s Contemporary – , rappresenta il culmine di un lavoro complesso – 500 metriquadrati di muro dipinto su una roccia che svetta sopra il paese – iniziato durante la seconda settimana di luglio. Proprio qualche settimana fa abbiamo incontrato Ozmo proprio ai piedi della sua opera work in progress, nella piazza del Mercato: era alle prese con il gigantesco disegno che già svelava forme e un tema tutto dedicato alla Valle. Le sembianze della dea Minerva si stavano già sviluppando attraverso minuziosi dettagli, certamente non semplici da realizzare a quell’altezza. Un’imponente figura divina, elegante e austera, come spesso nei lavori firmati dall’artista, realizzata in bianco, con una lancia e un gufo nelle mani, a rappresentare simbolo di potenza e protezione sulla Valle e sui suoi cittadini. Un lavoro artistico composto anche da relazioni: il contesto è importante e la scelta di questa divinità deriva da uno studio che Ozmo, con la curatrice del progetto Simona Nava, ha realizzato sul territorio camune. Durante degli scavi in Valle negli anni ’80 fu trovato un tempio dedicato alla dea. Esistono tre copie di Minerva sulla base dell’originale eseguita da un discepolo di Fidia. Ozmo ne ha ripreso l’iconografia classica, riattualizzandola nel suo stile immediato e riconoscibile, e sviluppando così non solo un tributo alla città di Breno, ma uno scambio relazionale con la sua storia e i suoi abitanti. Dunque presente e passato interagiscono grazie al progetto di un artista a disposizione della storia antica delle comunità urbane che in Valle hanno vissuto secoli fa, accumulando tracce su tracce. 
Il progetto fa parte di “Wall in Art”, promosso dal Distretto Culturale di Valle Camonica con la collaborazione di diversi enti e istituzioni della Valle dei Segni, e Ozmo non solo ha realizzato il “suo” muro/tributo per la Valle, ma ha vestito anche i panni di curatore/tutor di un gruppo di otto giovani artisti che ha selezionato in tutta Italia, per creare opere murali su superfici messe a disposizione dai comuni di Borno, Cerveno, Lozio e Malegno. Un progetto d’arte pubblica ambizioso che prende piede quasi un anno fa, tra incontri con istituzioni e cittadini, che sono andati a buon fine testimoniando una grande vivacità all’interno della Valle, che da ora ha anche una grande, importante traccia di Ozmo. (Rossella Farinotti)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui