Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Anish Kapoor, Antony Gormley e Tracey Emin hanno donato lo scorso luglio alcune opere per salvare la famosa organizzazione benefica Kids Company, proprio qualche settimana prima della chiusura e dopo le aspre polemiche sulla sua gestione finanziaria e amministrativa.
L’organizzazione londinese, fondata nel 1996 da Camila Batmanghelidjh (nella foto) per aiutare bambini e adolescenti svantaggiati, è andata in amministrazione controllata il 5 agosto, prima che le opere fossero vendute. Il ricavato si inserirebbe negli 8 milioni di sterline ricevuti da Kids Company per il salvataggio da diversi donatori.
Nel mondo dell’arte Damien Hirst è stato uno dei sostenitori più generosi dell’organizzazione, elargendo più di 2 milioni di sterline in 7 anni. Altre 900mila sterline sono arrivate dalla vendita all’asta da Christie’s di un dipinto dell’artista nel febbraio 2014, senza contare il contributo professionale e umano di Hirst al programma di arte terapia della charity londinese.
La Royal Academy e la Tate Gallery hanno collaborato in più di un’occasione con Kids Company organizzando mostre ed eventi dedicati a bambini e teenager. Anche i Coldplay sono stati molto attivi nel supportare l’organizzazione, arrivando a donare 10 milioni di sterline. Batmanghelidjh ha respinto le accuse di mala gestione e ha difeso le modalità operative di Kids Company, sebbene una commissione governativa continui a indagare sulle accuse rivolte alla dirigenza. Il prossimo 30 settembre sono attese nuove considerazioni da parte delle autorità che aiuteranno a far luce sul futuro dell’organizzazione.