10 ottobre 2015

Nuove collezioni. Riccardi apre sulle colline dell’Oltrepo pavese, tra vigneti e tanta avanguadia, da Carla Accardi a Mario Schifano

 

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Primo appuntamento oggi, con la Collezione Franco Riccardi a Rivanazzano, sui colli Pavesi dell’Oltrepo.
Ve la avevamo annunciata in occasione delle sue presentazioni ufficiali, il mese scorso alla Fondazione Luciana Matalon di Milano, e oggi il grande giorno è arrivato. 
D’ora in poi potrete “incontrare” nello spazio (una ex vitivinicola, in via Buonarroti 10), Alighiero Boetti, Yannis Kounellis, Mario Schifano, Emilio Isgrò, Jean Dubuffet,  Giuseppe Capogrossi, Joseph Kosuth, Ben, Carla Accardi, Gastone Novelli, Jiri Kolar, Elisabetta Novello, Ettore Colla, Sean Shanahan, Richard Tuttle, Sergio Fermariello, Salvatore Garau, Luca Pancrazzi, Franco Saviotti, Sabrina Mezzaqui, Marco Gastini, Mauro Bellucci.
«Si tratta di un percorso personale, di vita, e non è stato facile psicologicamente fare il “grande passo” e mettere la collezione a disposizione del pubblico – spiega Riccardi, che aggiunge – Vorrei fare qualcosa di più per il mio territorio e così ho pensato non solo di rendere visibile la raccolta, ma di organizzare mostre e soprattutto workshop e appuntamenti che possano “educare” al contemporaneo in un’area geografica dove è praticamente assente».
Ed ecco così che “Il segno e la scrittura”, la prima mostra firmata Riccardi, è un’occasione che consente di mettere a disposizione agli “occhi di tutti” il suo tesoro privato, anzi, di una parte.
Già, perché la raccolta infatti conta un centinaio di opere che documentano mezzo secolo di correnti artistiche, dagli anni ’30 alla fine degli anni ’70, sconfinando in alcuni più giovani contemporanei: per tutto il resto, però, bisognerà attendere, intanto sotto con la prima ventina!

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