11 ottobre 2015

Povera, ricchissima, Giornata del Contemporaneo. Ecco i numeri dell’undicesima edizione, tra grandi ingressi e pochi fondi

 

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Dalla prima edizione ad oggi le adesioni sono aumentate del 363 per cento. Stupendo, non fosse altro che poi, alla fine, rientra nel circuito della “Giornata del Contemporaneo” anche chi fa la mostra nel proprio garage, o quasi. Poco male, viva la cultura e viva l’arte contemporanea; quella “povera” arte (e non è una citazione), che quest’anno ha ricevuto dal Mibact qualcosa come 40mila euro. Somma totale per 25 musei italiani e un migliaio e passa di sedi, musei e fondazioni comprese. 
«Il Ministero concorre alla Giornata del contemporaneo, all’Educational day e al progetto “Museo Chiama Artista” con 40mila euro – aveva dichiarato Federica Galloni- L’innovazione di quest’anno è la mappatura e censimento delle collezioni dei musei dell’associazione, ovvero circa 100mila opere. Costituiremo una base di conoscenza per elaborare progetti congiunti». Molto interessante, e poi come si svilupperanno? Forse con la “partecipazione”. Ottima idea, visto che quella c’è stata eccome, con il pienone, e basta citare tra tutti il simbolo di questa attenzione all’arte di oggi: l’unico museo d’arte contemporanea statale: il MAXXI di Roma.
Quasi 4mila persone, ad ammirare la Collezione Permanente che da martedì sarà sempre aperta, gratuita per tutti nei giorni feriali: «L’apertura gratuita della collezione è per noi un importante traguardo che ci avvicina alle policy delle grandi istituzioni internazionali. Averla presentata in occasione della XI Giornata del Contemporaneo, con questo splendido abbraccio di pubblico, ci dimostra ancora come sia forte il desiderio di un’offerta culturale di qualità, e che siamo sulla strada giusta», ha dichiarato la Presidente Giovanna Melandri.
I musei e il pubblico dell’arte sono sì nella giusta direzione, ma i “sostenitori” pubblici che strada hanno preso invece? 
Nelle foto: MAXXI, 11esima Giornata del Contemporaneo, Foto MusacchioIanniello

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