21 ottobre 2015

Pier Paolo Pasolini a teatro, e non solo. A Roma tanti eventi celebrano il quarantennale della scomparsa del celebre intellettuale

 

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A quarant’anni dalla sua morte Pasolini continua a far parlare di sé, a teatro e non solo. A lui è infatti dedicata la rassegna “IL TEATRO DI ROMA PER PIER PAOLO PASOLINI”, sette spettacoli ed eventi speciali che provano a ricostruire la poetica e la personalità di un pensatore fuori dal comune, un attento decifratore della realtà del suo tempo che può insegnare qualcosa ancora oggi. 
Primo appuntamento della kermesse è la composizione per coro e voce recitante di Giovanna Marini, Sono Pasolini, in scena dal 27 ottobre al primo novembre al Teatro India: il Coro Favorito della Scuola Popolare di Musica di Testaccio si cimenterà con le poesie della Nuova Gioventù, mentre Enrico Frattaroli leggerà I giovani infelici, una drammaturgia cantata. 
Sarà poi il turno di Testimone carnale, in scena al Teatro Argentina il 2 novembre, una maratona di letture dall’incompiuto Petrolio interpretate da artisti del calibro di Ascanio Celestini, Abel Ferrara, Ninetto Davoli, Luigi Lo Cascio, Monica Guerritore, solo per citarne alcuni. Tra i sette titoli in programma alcuni sono inspirati a opere di Pasolini – come nel caso de La stanza delle torture, omaggio a Salò/Sade – mentre altri sono opere originali dello scrittore come il Calderòn, ambientato nella Spagna di Franco. 
Non mancheranno iniziative originali e fuori dagli schemi come Dopo Pasolini, che si svolgerà interamente in una roulotte per sei spettatori alla volta, o come l’intervento di street art di Frederico Draw nello spazio esterno del Teatro India, che verrà svelato al pubblico il primo novembre. L’opera più ambiziosa è senza dubbio il Treno Corsaro: un vero e proprio convoglio che attraverserà la penisola dal Friuli fino a Matera, terra dove lo scrittore aveva immaginato il suo “Vangelo”. A quelli già citati si aggiungono numerosissimi altri eventi, tutti molto diversi tra loro per interpreti e mezzo comunicativo, un’eterogeneità che simboleggia alla perfezione la personalità sfaccettata ed eclettica di Pier Paolo Pasolini.

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