29 ottobre 2015

Fino al 21.XI.2015 Ingrid Hora You play this game, which is said to hail from China […] (Der Grillentöter/L’Ammazzagrilli) Ar/Ge Kunst Galerie Museum, Bolzano

 

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In questi giorni la galleria Ar/Ge Kunst in via Museo a Bolzano sembra una palestra vuota; pulita e ordinata come se non ci fosse entrato nessuno e già pronta per ospitare lunghe sessioni di allenamento. Nella prima parte della sala troviamo una serie di attrezzi disposti con criterio e, in sottofondo, si sente il suono di alcune voci che somigliano al jingle di qualche pubblicità. Gli attrezzi sono in realtà delle sculture e il jingle non è una canzoncina di intrattenimento ma il video di una performance. Le sculture riprendono esattamente la forma dell’attrezzatura ginnica e, il video, mostra la registrazione di una performance del coro di Fiè allo Scillar che si esibisce nel canto tradizionale intento a seguire i movimenti indicati dalla coreografa Claudia Tomasi. 
C’è bisogno di ritornare all’entrata per comprendere la logica di un tale allestimento. Cosa c’entra una palestra? Cosa c’entra questo allestimento di oggetti dal potenziale performabile e, soprattutto, che senso avrebbe questo spazio che per chiunque non sia intenzionato ad allenarsi risulta così asettico?
Eppure è proprio qui che Ingrid Hora (1976) decide di accogliere lo spettatore della mostra; qui, nel posto dove l’occhio non sportivo si perde.
You play this game, which is said to hail from China. And I tell you that what Paris needs right now is to welcome that which comes from far away.
Il tutto si spiega nel momento in cui si capisce che l’opera è parte di una ricerca chiamata freizeyt; un’indagine che si propone di investigare le dinamiche del tempo libero e che interroga gli andamenti che nella storia hanno delineato la struttura di un tempo contingente.
Lo spettatore si trova a riflettere apertamente sul processo che ha trasformato il tempo libero in un esercizio, in una disciplina sempre più specifica, e ha la possibilità di farlo trovandosi di fronte a quelli che sono i tipici contrassegni dello svago.
Partendo dai sistemi di aggregazione, di collettività, di socializzazione e cooperazione l’artista altoatesina muove lo sguardo sugli sviluppi di una progettazione specifica del tempo che è andata sempre più ad ingabbiarsi nei termini di una sovrastruttura del lavoro. È precisamente in questo punto che la dimensione ludica dello svago diventa un impegno; una forma di rigore appartenente alla modernità.
I lavori di Ingrid Hora possono sembrare un gioco ma sono tutt’altro. 
Questi attrezzi sono il simbolo di un’esercitazione imminente, di una pratica impegnativa e reclamano con pressione lo spirito della competitività. 
“Der Grillentöter/L’Ammazzagrilli” è un’opera sola e, nel suo insieme, invita lo spettatore a riflettere sui confine di un tempo che forse non c’è più.
Cinzia Pistoia
mostra visitata il 9 ottobre 
Dall’11 settembre al 21 novembre 2015
Ingrid Hora
You play this game, which is said to hail from China. And I tell you that what Paris needs right now is to welcome that which comes from far away.
(Der Grillentöter/L’Ammazzagrilli)
Bolzano, Ar/Ge Kunst Galerie Museum
Orari: da martedì a venerdì 10-13, 15-19, sabato 10-13
Info: Tel. 0471 971 601, awww.argekunst.it

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