30 ottobre 2015

Fino al 01.XI.2015 Kokocinski, La vita e la maschera: da Pulcinella al Clown Fondazione Roma Museo, Palazzo Cipolla, Roma

 

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Un trascorso da circense e da scenografo teatrale e un passato diviso tra Italia, Argentina, Brasile e Cile, Alessandro Kokocinski ha tante vite da raccontare. Nato a Porto Recanati nel 1948 da genitori apolidi, trascorre l’infanzia e l’adolescenza in Sudamerica, che gira facendo l’acrobata con i cavalli in un piccolo circo uruguayano. Molto presto si avvicina al disegno e a Buenos Aires sperimenta la scenografia, un’arte da cui non si distaccherà mai e che influenzerà tutto il suo lavoro. Perseguitato dal governo si rifugia a Santiago del Cile, dove espone opere di denuncia politica, e nel 1971 arriva a Roma. Qui  frequenta i personaggi della scena intellettuale e artistica di quegli anni: Moravia, Pasolini, Gassman, Levi, Vedova e Attardi sono solo alcuni dei nomi che entrano nella sua cerchia. Intrapresa la carriera di artista e ottenuto il riconoscimento del pubblico e della critica, Kokocinski vive per alcuni anni in Cina e in Germania, ma è in Italia che fa ritorno, per stabilirsi in Tuscania nella provincia di Viterbo.
Un personaggio tormentato segnato dalle esperienze della vita, dall’infanzia passata in Brasile con una comunità nomade di indios all’esilio e alla persecuzione politica. Fin da giovane l’artista asseconda il “demone dell’azione creativa” e realizza dipinti, sculture, altorilievi, installazioni e disegni. L’arte di Kokociski raccoglie tutta la sua storia, è turbata, grottesca, teatrale e intensa.
Kokocinski, Tribuno, profeta o pagliaccio 2014 Olio su tela 130 x 130 cm Fondazione Alessandro Kokocinski Foto: © Manuela Giusto
La Fondazione Roma Museo, nella sede di Palazzo Cipolla, ospita ancora per pochi giorni “Kokocinski. La Vita e la Maschera: da Pulcinella al Clown” a cura di Paola Goretti, una personale che presenta oltre settanta opere polimateriche selezionate dall’artista, tra cui circa quaranta inediti realizzati negli ultimi anni. Tutto il corpus espositivo è ispirato alla metamorfosi della maschera, “mediatrice fra noi e il vuoto insondabile”, uno schermo rivelatore tra l’uomo e il suo aspetto più intimo. L’uso della cartapesta, la scelta di soggetti poetici e una vaga sensazione di inquietudine caratterizzano tutto il percorso di mostra, diviso in sei sezioni dai nomi evocativi: L’arena, Pulcinella, Petruška, Sogno, Clown e Maschera interiore. Lungo l’itinerario anche due grandi installazioni, “Olocausto del Clown tragico” e “Non l’ho fatto apposta”, che vede la partecipazione di Lina Sastri in un video di corredo. L’esibizione trasmette tutto il dramma esistenziale di Kokocinski e allo stesso tempo la sperimentazione e la ricerca che ha investito la sua arte. Un viaggio alla scoperta dell’uomo e non solo dell’artista, che nelle sue opere combina, usando le parole della curatrice, “gli spunti del fantastico russo con quelli del realismo sudamericano, mescolando la tradizione pittorica italiana e spagnola ai monumenti del teatro popolare napoletano”.
Giulia Testa
mostra visitata il 29 ottobre
Dal 17 settembre all’1 novembre 2015
Kokocinski. La Vita e le Opere: da Pulcinella al Clown
Roma, Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla
via del Corso 320 – 00186 Roma
Orari: da martedì a domenica 11-20, lunedì 15-20
Info: www.mostrakokocinskiroma.it, www.fondazioneromamuseo.it 

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