03 novembre 2015

Fino al 22.XI.2015 Luca Trevisani e Seb Patane Museo Civico di Castelbuono, Castelbuono

 

di

L’autunno siciliano porta con sé i progetti estivi “As unreal as everything else” di Seb Patane (Catania, 1970) e “Grand hotels et des palmes” di Luca Trevisani (Verona, 1979); mostre inaugurate il 7 luglio presso il Museo Civico di Castelbuono (Palermo). 
I progetti, a cura di Laura Barreca e Valentina Bruschi, hanno accompagnato il consueto evento estivo del Ypsigrock 2015, festival internazionale di musica ormai alla sua diciannovesima edizione (7,8 e 9 agosto 2015). Due mostre contestuali, per un Museo che negli ultimi mesi ha rilanciato il territorio dell’area madonita, in provincia di Palermo; due mostre che aggiungono un tassello fondamentale all’azione di ricerca che, nelle pratiche curatoriali di Laura Barreca e di Valentina Bruschi, diventano ciò che una ricerca deve essere, ossia un luogo praticato, in cui il Museo si fa laboratorio di idee e luogo dedicato allo sguardo, senza fronzoli eccessivi e senza lati oscuri. Una sana ricerca estetica che porta i suoi frutti all’interno di una piccola comunità come quella di Castelbuono, ma che riverbera in tutto il territorio siciliano, e oltre.
Le mostre hanno introdotto una pratica di continuità anche con il festival internazionale Ypsigrock, durante il quale sono state presentate le opere video degli artisti presenti al Museo. La facciata del medievale Castello dei Ventimiglia è stata trasformata in un grande schermo, confermando lo spirito di sperimentazione del festival, e integrando, così, i progetti di Patane e Trevisani alla line up del festival musicale. 
Luca Trevisani, dettaglio, As though repetition can legitimize the act, cristalli di solfato di rame su piante essiccate, 2015, foto Roberto Pancucci
Due mostre, dunque, all’interno di uno spazio difficile e complesso, come può essere un edificio a pianta medievale, seppur si tratti di un Museo; uno spazio complesso che le opere di Patane e Trevisani hanno addomesticato in modo eccellente, in sintonia con la visione curatoriale. La mostra di Seb Patane, presso le Ex-Scuderie del Castello dei Ventimiglia, presenta un video sulla pratica dei Book Club, incontri dove membri di un gruppo si riuniscono per discutere su un libro scelto. Il video è incentrato sul  tema del “Book Club” che l’artista siciliano, la scorsa primavera, ha organizzato a Giarre (CT) per parlare del racconto “la Nebbia” della scrittrice inglese Anna Kavan. In mostra anche il video Year of the Corn, con un montaggio ipnotico di sei minuti in cui la relazione tra componente visiva e ricerca sonora diventa estremamente fondamentale. Patane, oltre ad opere strettamente legate alla musica e alla sperimentazione, porta in mostra anche un’opera che ha un forte legame con il territorio locale, si tratta di Absolute Korperkontrolle, una grande tela impressa con un’immagine fotografica che ritrae degli scalatori durante una spedizione sul K2, tra i quali l’occultista Alesteir Crowley che ha vissuto a Cefalù, dove ha fondato l’Abbazia di Thèlema. 
In contemporanea alla mostra di Seb Patane, il progetto di Luca Trevisani, presso la Sala San Giorgio del Museo, realizzato in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura di Parigi, con il Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo di Castelbuono e con la collaborazione del Grand Hotel delle Palme di Palermo. Il progetto si sviluppa in una serie di opere dedicate al rapporto tra mondo vegetale e antropologia culturale prendendo in considerazione le strutture della percezione visiva in relazione ai dispositivi che caratterizzano la costruzione del reale; il problematico rapporto tra strutture percettive e le cose quotidiane in quanto tali, si aggiungono nella bilancia estetica e creativa di un artista legato al concetto di “fantasia” e che ha nel suo spirito una spiccata sensibilità per le pratiche di sperimentazione musicale. 
Le mostre sembrano costruire una leggenda, un mito che diventa spunto per creare una libera rilettura del reale e trasformare lo spazio in un’evocativa metafora del quotidiano, intesa come inattuabilità di un’utopia sociale, quella della forza immaginifica della fantasia, che entrambi gli artisti riprendono: Patane con le sue citazioni dedicate a Crowley e Trevisani con il titolo del progetto dedicato, appunto, all’albergo palermitano che ha visto morire suicida il patafisico Raymond Roussel.
Salvatore Davì
mostra visitata il 9 luglio 2015
Dal 7 luglio 2015 al 22 novembre 2015
As unreal as everything else di Seb Patane
Grand Hotels et des Palmes di Luca Trevisani
Museo Civico di Castelbuono, Castello dei Ventimiglia, P.zza Castello – Castelbuono (PA), Italia
Orari: dal martedì alla domenica 9.30-13.00/15.30-19.30 
Telefono: 0921.671211
In collaborazione con Ypsigrock Festival: www.ypsigrock.com

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