Sì, parliamo ancora del Nu coaché di Modigliani, la cui immagine ha fatto il giro del mondo dopo che il collezionista cinese Liu Yiqian l’ha acquistato alla recente asta newyorkese di Christie’s per oltre170 milioni di dollari. Ma ne parliamo per riportare quanto ha detto Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, città che nel 1884 diede i natali a Modigliani.
Ebbene, Nogarin, lamentando la perdita del capolavoro che, anziché approdare a un museo italiano, prende il largo per la lontana Shanghai, città del collezionista cinese, e infarcendo l’accorata giaculatoria con le rituali sottolineature dei tesori della cultura italiana con cui si potrebbe allegramente “mangiare”, a differenza di quanto detto da un “politico ormai dimenticato”, afferma che l’opera più celebre di Modigliani “probabilmente per lungo tempo non sarà fruibile al pubblico”.
Che gaffe! Liu Yiqian, infatti, aveva prontamente dichiarato al New York Times che il Nu Couché sarebbe andato ad arricchire il suo Long Museum, apertissimo al pubblico da tre anni, rendendolo non solo uno scrigno dell’arte asiatica, ma anche occidentale.
Forse, insomma, non è solo questione di soldi, il fatto che perdiamo pezzi del nostro patrimonio artistico, ma anche di scarsa informazione e ristrettezza di vedute. Livorno, Shanghai, visibilità nel mondo, pubblico …
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