24 novembre 2015

L’Opificio Golinelli, la scuola e il cibo. Un appuntamento per mostrare i risultati di “Scienze in pratica”, con una conferenza decisamente gustosa

 

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Sono arrivati in 360, da 69 scuole italiane. Hanno tutti tra i 14 e i 19 anni i giovanissimi che quest’estate a Bologna hanno partecipato alla settima edizione della scuola dell’Opificio Golinelli Scienze in pratica, nei mesi di giugno e luglio scorsi.
Un’iniziativa che ha lo scopo di accendere nei ragazzi la passione per le scienze e le tecnologie grazie all’opportunità di fare esperimenti concreti in laboratori dotati delle più moderne strumentazioni scientifiche, e di approcciarsi alla microbiologia, alla biologia molecolare, alla genetica e di realizzare, a loro volta un vero e proprio progetto: un prodotto di comunicazione della scienza per il grande pubblico o un poster scientifico.
I migliori saranno premiati venerdì, e con l’occasione vi sarà anche una lezione di Dario Bressanini, intitolata L’illusione del cibo naturale, parlar di cibo nell’era della fragola pesce e del glutammato killer, che focalizzerà l’attenzione sulla “manipolazione” del cibo, processo antico quanto l’invenzione dell’agricoltura e della cottura. 
E state tranquilli, anche stavolta Golinelli andrà “controcorrente” rispetto alle nozioni attuali, legate al terrorismo mediatico. Siete sicuri che il colore “naturale” delle carote sia l’arancione? Sapevate che il frumento tenero non esiste allo stato selvatico? Che il glutammato è presente nel latte materno? E che mangiamo ogni giorno vegetali, non OGM, il cui DNA è stato modificato dall’uomo? Volete qualche risposta? Prenotate il vostro posto: info@scienzeinpratica.it

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