Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vengono da Milano, Roma, Parigi, Londra, ma anche da Melbourne, New York e anche La Spezia. Sono tutti riuniti, per questo week end, allo Spazio O’ di via Pastrengo, a Milano, e sono tutti giovani (più o meno) e decisamente trendy.
Parliamo degli editori indipendenti della nuova edizione di Sprint, la fiera che appunto mette in scena, in uno spazio ridotto, con allestimenti minimal ma d’impatto, il “best of” dell’editoria indipendente, dei produttori di libri d’artista, di cataloghi in edizione limitata, di fanzine e anche magliette di rara fattura, ricercate, e magari editate tempi piuttosto lunghi.
Il risultato? Giustamente affascinante, e preso d’assalto da un pubblico giovanissimo (tra cui molti “addetti ai lavori”) sia in cerca di chicche che di confronti, di condivisioni di progetti, di immagini.
Ci sono per esempio, da Glasgow, i ragazzi di Good Press, con il loro bello stand e una serie di volumi preziosi che comprendono anche una sorta di brochure di classe, completamente in bianco e nero, dedicata agli oggetti di Man Ray. Cataloghi in edizione limitata, che spaziano tra fotografi ed artisti più “ermetici” per Yard Press, mentre è ricco lo stand di Archive Books di Berlino e Blauer Hase di Venezia, e ottima la grafica della rivista Tunica (NYC).
Un’offerta piuttosto ampia, di certo in forma ridotta alla Offprint parigina, ma che tradisce un settore “di nicchia” che dormiente, o sofferente, non è. Almeno in apparenza. E dove è affascinante perdersi tra parole e immagini, tra copertine di impatto e monocromi, per tracciare una “cartografia”, è proprio il caso di dirlo, del sentiment editoriale d’autore. Fateci un giro, avete tempo fino alle 20 di domani sera.