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Au revoir Monsieur de Chassey!
Bonjour Madame Mayette-Holtz!
Come molti di voi sapranno, dal settembre scorso l’Accademia di Villa Medici ha un nuovo direttore, anzi, una nuova direttrice. Dopo il felice direttorato di Eric de Chassey, ecco arrivare la prima figura femminile di sempre alla direzione dell’Istituto francese: Muriel Mayette-Holtz, artista, attrice, regista. Che ieri ha illustrato le nuove attività dell’accademia per il 2016, «un programma che non cede alla dimensione spettacolare, ma si concentra sul cuore pulsante della creazione», per usare le parole della neodirettrice.
Il 2016 è tra l’altro un anno molto, molto importante, visto che l’11 febbraio prossimo l’Accademia di Francia spegnerà ben 350 candeline, celebrando in una tre-giorni ricca di eventi e performance quel lontano giorno del 1666 in cui Jean-Baptiste Colbert le diede la nascita.
Presentata poi la nuova leva di borsisti, affiancati al Nuovo Prix de Rome, il paleontologo Yves Coppens, che avranno modo di mostrare e illustrare il loro lavoro sia a Parigi, sia a Roma, fino alla mostra nel luglio-agosto 2016 “Teatro delle Esposizioni”. Da un lato è chiara l’intenzione di rafforzare i rapporti tra Roma e Parigi – l’Accademia aiuterà gli artisti a valorizzare il loro lavoro nella capitale francese e internazionalmente – e dall’altro si cercherà di rinsaldare le relazioni con le altre istituzioni culturali romane.
Non mancheranno durante l’anno mostre molto interessanti, come la monografica di Yan Pei-Ming, in primavera, oppure “350 anni di creatività”, che tra il 2016 e il 2017 passerà in rassegna tutti gli artisti dell’Accademia, da Luigi XIV a oggi, e il loro rapporto con Roma.
Oltre poi alle solite attività cui l’Accademia ci ha abituato negli anni, come il cinema all’aperto o la notte bianca, è da sottolineare la serie di incontri “I giovedì della Villa. Questions d’art”, che dal 17 febbraio prossimo vedranno susseguirsi ogni giovedì in Accademia personaggi del mondo della creatività contemporanea, pronti a confrontarsi dialetticamente con il pubblico e con i borsisti. (Mario Finazzi)