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Nissan Art Award, sponsorizzato dalla nota casa automobilistica giapponese, premia ormai da sette edizioni proprio i giovani talenti del Sol Levante. Un modo per sostenere l’arte contemporanea, e far crescere i talenti, non solo con un premio in denaro, ma anche con una residenza a Londra, al Camden Art Center. E chi è stato premiato quest’anno, dal presidente della giuria Fumio Nanjo? Yuko Mori, classe 1980, di casa a Tokyo.
«Tutti i lavori presentati a Bankart Studio di Yokohama hanno un potere immenso – ha dichiarato Nanjo, parlando delle opere dei sette finalisti – ma quelle di Yuko Mohri hanno le sue radici in luoghi reali e riflettono sui problemi della società, come la perdita d’acqua, usando riferimenti che vanno a Marcel Duchamp, al tempo, il suono. Nel suo lavoro possiamo percepire come l’artista si sia spostato verso nuove frontiere».
Mori infatti produce impianti che trasmettono energie intangibili come il magnetismo, la gravità, la luce e la temperatura con la creazione di assemblaggi di oggetti di uso quotidiano e parti di macchine raccolte in diverse città del mondo.
Un premio che ha anche un trofeo fatto ad arte, creato dal designer Keita Suzuki. «Nissan è orgogliosa di supportare la prossima generazione di artisti nel Paese. Ci auguriamo di poter aiutare i talenti emergenti a sviluppare le loro pratiche, e speriamo altri si uniranno nei nostri sforzi per sostenere le arti in Giappone», ha dichiarato Carlos Ghosn, Presidente e CEO di Nissan Motor Co.
La nuova frontiera, insomma, per mettere in luce qualcosa di nuovo e globale, che segue la premiazione dell’Art Car di BMW quest’anno andato a Cao Fei e John Baldessari.