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Alta come un palazzo (37 metri), dorata, senza nulla intorno se non campagna. Quella di una delle regioni più povere della Cina, Henan.
Eppure è qui, questa statua smisurata che commemora la controversa figura di Mao Zedong, pagata un’altrettanto controversa cifra (quasi mezzo milione di dollari) da un gruppo di anonimi imprenditori locali. Con gli stessi soldi, forse, si sarebbe tolta un po’ di fame ai contadini, magari discendenti delle vittime del leader, che per tre decenni ha schiavizzato, messo ai lavori forzati e assassinato un “gruppetto” che si stima vada dai 40 ai 70 milioni di cinesi. E la provincia di Henan, dove la statua si siede e guarda ad un orizzonte non ben definito, era stato tra gli anni 50 e 60 uno dei territori più colpiti dal “Grande balzo in avanti”.
Secondo gli esperti, però, pare che vi sia una grande nostalgia del leader, quasi una riverenza. Commenti negativi? Qualcuno su twitter ha scritto che la statua è così brutta e indifferente da sembrare esattamente come lui, il caro Mao. Che ne dite? (MB)