19 gennaio 2016

Una storia lunga un secolo e mezzo. Italia e Giappone celebrano con l’arte l’anniversario del trattato di amicizia e commercio

 

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Era il 1866 e Italia e Giappone firmavano un trattato diplomatico di amicizia e scambio economico e culturale. 150 anni dopo, nel 2016, molte cose sono cambiate nel mondo, ma quel rapporto è ancora più forte e vitale che mai.
L’Ambasciatore giapponese in Italia, Kazuyoshi Umemoto, ha presentato ufficialmente stamane, presso la sua residenza romana, la ricchissima agenda programmata per la celebrazione dell’anniversario, consistente di più di 80 mostre e eventi (la cui organizzazione è stata possibile grazie a enti quali Mondomostre Skira, Japan Foundation – Istituto Giapponese di Cultura di Roma, MaXXI, Fondazione Italia Giappone, e varie università italiane, solo per citarne alcuni).
Bisognerà aspettare settembre per vedere a Palazzo Reale di Milano la grande mostra su Hokusai, Hiroshige e Utamaro, che porterà per la prima volta in Italia la rara collezione di stampe del Museum of Art di Honolulu, e luglio per poter ammirare alcuni pezzi straordinari di scultura buddista alle Scuderie del Quirinale di Roma.
Al MaXXI invece, dal prossimo ottobre, si scoprirà L’Architettura residenziale del Giappone Contemporaneo, attraverso modelli, progetti e immagini, tra visioni storiche e nuovi concetti dell’abitare.
Ovviamente ci sarà spazio anche per la fotografia (all’Ara Pacis una mostra del realista Domon Ken, noto per i suoi ritratti di bambini sorridenti e scene di vita durante l’ultima guerra mondiale, nella foto sopra), per la musica (con una tournée dell’ensemble di musica tradizionale, tutto al femminile, Sakura Komachi), per il teatro (a settembre l’occasione unica di vedere uno spettacolo di Teatro Noh tra Roma, Firenze Vicenza e Venezia), e molto altro. Tra cui anche una nuova illuminazione del Colosseo (da maggio) a cura delle due artiste della luce Motoko Ishii e Akari Lisa Ishii.
Anche l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma farà (come e più del solito) la sua parte nell’organizzare mostre, cicli cinematografici e conferenze sulla cultura giapponese, come accennato dall’intervento della direttrice di fresca nomina Naomi Takasu – prima donna alla guida dell’Istituto nippo-romano: si inizierà con una intrigante mostra sul rapporto tra Hokusai (nella foto di home page Fuji Rosso) e manga moderni, e con un ciclo di cinema sul ruolo della donna nel cinema giapponese, ma nuovi eventi fioriranno – per usare le parole della direttrice – soprattutto in primavera-estate, proprio insieme alle celebri fioriture degli alberi di sakura. (Mario Finazzi)

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