29 maggio 2002

Fino al 15.VII.2002 Luigi Veronesi e la Fotografia Torino, Galleria Martano

 
Una mostra nella quale si scopre come la realtà oggettiva possa entrare a far parte dell’illusione. I lavori di Luigi Veronesi sono capaci di emozionare attraverso la costruzione di un labirinto in continuo movimento animato da riflessi impercettibili…

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Ogni individuo ha in sé un’anima artistica e poetica, ma pochi hanno la capacità di comunicare la propria visione del mondo, stimolando il pensiero altrui. Quando ci si trova davanti ad immagini-fotogrammi come quelli di Luigi Veronesi, ci si sorprende per la loro capacità di emozionare; perché quei giochi di forme che diventano giochi ottici attraverso la costruzione di un Luigi Veronesilabirinto in continuo movimento animato da riflessi impercettibili, trovano il loro significato proprio nello stimolo che suscitano all’osservatore. Vortici inafferrabili, danze atemporali; da alcune immagini sembra levarli il valzer che accompagnava l’odissea nello spazio di Kubrik. Una melodia dolce e poi ritmata, serena e poi inquieta, forte, decisa.
Di questo spartito musicale fanno parte alcuni oggetti del quotidiano che, sospesi nello spazio, trovano una dimensione in ardite coreografie. Si assiste così ad illusioni reali, perché generate e alimentate da elementi concreti: un bicchiere, un cucchiaino, un viso Ritratto, 1974.
Veronesi (Milano 1908 – 1998) nato come pittore astratto nel gruppo della Galleria del Milione dove nel ’34 espose con Joseph Albers, è uno degli artisti italiani più celebrati a livello mondiale. In lui pittura e fotografia si fondono in una ricerca durata quarantasette anni; anni rappresentati in mostra da una selezione di cinquanta fotografie, fotogrammi – immagine luminosa ottenuta senza la macchina fotografica (…) – solarizzazioni originali, più tre dipinti del 1938-40, in cui Veronesi utilizzò il fotogramma come vero e proprio materiale contestualmente alla pittura.
Ma Veronesi fu anche filmmaker – in mostra vi sono due esempi dell’avventura cinematografica astratta realizzati Luigi Veronesitra il 1940 e il 1941, dipingendo a mano la pellicola – e grafico pubblicitario. Un’avventura, quest’ultima, nata come scelta artistica, (…) una consapevole e voluta invasione di campo per dare dimensione sociale, per diffondere i principi artistici e di totale rinnovamento delle masse. A questo proposito, nelle sale della galleria si possono trovare le copertine di collane come: Einaudi, Poligono, Schawarz e tavole pubblicitarie tratte da riviste come Casabella e Domus. Qui l’arte di mescolare fantasia e verità emerge con lucida chiarezza

Federica De Maria
mostra visitata il 21 maggio 2002

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Luigi Veronesi e la Fotografia Fino al 15 luglio 2002
GALLERIA MARTANO, via Principe Amedeo 29 – 10100 Torino
Tel.: +390118177987
e-mail: galleria.martano@tin.it
Orari: dal lunedì al sabato 15,30-19,30
Il catalogo Luigi Veronesi e la fotografia, spazio e struttura per un’immagine contiene saggi di Denis Curti e Giovanni Pelloso sulle opere fotografiche, di Laura Castagno sulla pubblicità e di Dario Reteuna sul rapporto con la rivista Ferraia.


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