20 gennaio 2016

SetUp Art Fair e la magica “legge del quattro” bolognese. Ecco le novità della nuova edizione della giovane fiera, oggi presentata ufficialmente

 

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È il 4 la cifra magica della settimana dell’arte bolognese 2016. 
Quaranta le edizioni di Arte Fiera, quattro gli anni di attività di SetUp Art Fair, la collaterale d’arte contemporanea indipendente che presenta quarantadue gallerie, quattordici special project oltre a quarantacinque eventi, in programma dal 29 al 31 gennaio. 
Da oggi si scaldano i motori per partire la prossima settimana con quella che si preannuncia una art week importante. Quest’anno infatti il coinvolgimento della città appare memorabile. A partire dal circuito Art City legato ad Arte Fiera per sommarsi alla “meravigliosa selva di iniziative artistiche” dal titolo Setup+. Riconfermate le scelte che hanno guidato al successo degli scorsi anni. Setup, riconosciuta come fiera nazionale in vista di un futuro riconoscimento internazionale, propone una serie di novità all’insegna del più. Più gallerie, anche straniere da New York, Spagna, Germania e Regno Unito, più riconoscimenti, ben sette assegnati ad artisti, gallerie e curatori, più attenzione ai ritmi e al comfort dei collezionisti, garantiti da un Vip program e da una nuova Vip Lounge ma anche e soprattutto, più apertura al pubblico che potrà partecipare gratuitamente agli incontri previsti nell’area talk, spostata appositamente nell’atrio dell’Autostazione. 
Perché tra le scelte confermate, in primis, c’è proprio quella della location, affidata alla riqualificazione che l’arte sta qui operando. Infatti, come sottolineano le due curatrici Simona Gavioli e Alice Zannoni, Setup non è solo una manifestazione fieristica, bensì un camaleontico progetto culturale. Lo dimostra la maratona di appuntamenti coordinati da Algoritmo Festival di Serena Achilli, e da Massimiliano Capo
Riconfermato naturalmente il format che vede le gallerie partecipare con almeno un artista e un curatore under 35, divise tra Main Section e Solo Show. E rinnovato anche il sodalizio con Sponge ArteContemporanea e il suo direttore artistico Giovanni Gaggia, che cura per il quarto anno consecutivo la rassegna performativa In Corpo VI e assegnerà un innovativo riconoscimento, tra gli altri, al miglior curatore che si aggiudicherà una residenza nel contesto di Perfect Number VII, 9 giorni per 9 curatori, presso Casa Sponge a Pergola.
Tra le novità, la sezione Drawing the world – Focus Santander a cura di Mónica Álvarez Careaga, con il sostegno del governo della Cantabria e della città di Santander, che rispondendo all’invito di SetUp porta in mostra i quattro artisti spagnoli Antonio Diaz Grande, Hondartza Fraga, Daniel R. Martin e Nacho Zubelzu rappresentati dalle gallerie JosédelaFuente, Creative Space Alexandra, Siboney e Estela Docal.
Tra gli Special Project vanno segnalati: il progetto Direzioni di Corn79 ed ETNIK per l’Associazione “Il Cerchio E le Gocce” a cura di Caravan SetUp – associazione nata da una costola dell’organizzazione di SetUp Contemporary Art Fair – e realizzato in collaborazione con Autostazione s.r.l., in linea con il tema guida di questa edizione che è l’orientamento, e che s’inserisce perfettamente nell’attuale dibattito sul futuro della street art. E anche Symbols – Simboli di libertà dell’artista Raul, il quale ha creato l’opera site specific collocata all’ingresso del percorso, introducendo sempre a questa tipologia d’intervento artistico urbano. Nonché il progetto della Galleria D406 – fedeli alla linea di Modena, e di Moduli d’Arte che, insieme a Lorenza Roverato, presenteranno Un grande disegno a cura di Valerio Dehò e con il prezioso contributo della Fondazione Zinelli, coinvolgendo proprio il celebre pittore Carlo Zinelli (1916-1974), del quale verranno esposte otto “carte” degli anni ‘60, e Gilberto Giovagnoli (1953) con un’opera monumentale in suo tributo, dal titolo “Crepa Carlo, tutto va bene”. Ma non mancheranno installazioni e fotografia, grandi protagonisti di questa edizione 2016 né un approfondimento sul connubio tra arte e nuove tecnologie, con Abstract The Garden of Interaction Play / 01 di muschi&licheni design network, produzione realizzata con la collaborazione del festival di cinema “Cineramnia”, l’allestimento di Cyanagen e il coordinamento organizzativo di Camilla Falcioni.
Visto il tema dell’Orientamento, inteso “come la facoltà di riconoscere dove ci si trova e capire come muoversi e dove andare”, i premi previsti si inseriscono come “prestigiosa cartina di tornasole per mappare lo stato attuale del mondo dell’arte contemporanea tra proposte emergenti e storici professionisti”. Oltre al Premio SetUp e al già citato Premio Residenza Sponge ArteContemporanea, il Premio >>43 gradi in Sardegna – zona 9, il Premio Dispensa, il Premio Emil Banca 2016 e i nuovi: Premio Fusion Art Gallery e Premio Luis.it. E prima ancora, in attesa di scoprire i vincitori, saranno da visitare le centinaia di metriquadrati di spazio espositivo, affiancati dall’editoria e dall’immancabile proposta food, questa volta affidata al ristorante Il Lumachino. (Cristina Principale)

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