13 febbraio 2016

CACCIA IN RETE

 
di Diletta Pellegrini
L'arte è anche horror. Le orripilanti opere di Sarah Sitkin

di

L’artista di Los Angeles Sarah Sitkin, crea impianti scenografici attraverso una vasta gamma di supporti tecnici/creativi che sono silicone, vernice, argilla, gesso, resina e lattice.
Scenari ispirati da personali fantasticherie, liriche musicali di Otto von Schirach e Venetian Snares, e da maestri del Rinascimento italiano, dai quali ha riscattato la geometria sacra. 
Le sue composizioni vengono poi raggelate da scatti fotografici pervasi da cromie sulfuree, proiettate in un universo antropomorfo dai contorni grotteschi. 
I  corpi degli umani, straziati e con liquidi organici fuoriuscenti,  sembrano emergere da una carneficina, e svelano la mostruosità di aberranti operazioni chirurgiche. 
L’artista presenta così un’entità di corpi che ha smarrito la propria aurea spirituale, vittima di amputazioni e metamorfosi, e dotata di innesti artificiali che strafigurano l’unità organica. 
Senza l’ausilio di apparati multimediali, Sarah Sitkin compone un “teatro” fantasy di esseri mutanti, insinuandosi nei tracciati di tensioni private. 
Credits to: www.sarahsitkin.com

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