31 maggio 2002

Fino al 20.VII.2002 Senza sosta – Paul Kostabi Pisa, Saletta d’arte Viviani

 
Non ci bastavano le opere metafisiche e romantiche del fratello Mark, che ha saputo crearsi un discreto mercato con la produzione seriale affidata ai suoi allievi, ora spunta anche il fratello, Paul Kostabi...

di

alla sua prima personale in Italia ospitata a Pisa. E se i manichini inespressivi e dalle morbide movenze di Mark avevano affascinato alcuni e scandalizzato altri, tuttavia mettendo d’accordo tutti sulla legittimità di un lavoro che si appropria delle logiche del marchio e della prassi industriale in un’epoca di crisi dei valori, il fratello sembra intenzionato a non essergli da meno, almeno dal punto di vista promozionale. Portatore di uno stile eclettico che alterna una ritrattistica di matrice espressionista all’astrazione geometrica e lirica, la rivisitazione anarchica della Pop art e dell’art brut alla figurazione quasi fumettistica, fino a giungere alla riappropriazione dell’estetica delle textures e perfino del dripping, Paul si presenta con una cinquantina di opere pittoriche dalle quali emerge almeno lo spirito romantico dell’opera del fratello Mark e la tendenza a trattare spesso temi di genere classico, quali i ritratti ed i vasi di fiori.
In fondo l’operazione che l’artista propone è abbastanza dichiarata: appropriarsi dello stile e delle tematiche di grandi maestri del ‘900 (Pollock, Basquiat, Schnabel, Clemente ecc.) o di correnti diffuse come il graffitismo e proporne una riedizione in chiave ironica e moderna (?), in linea con il gusto popolare della tarda postmodernità; singolare che tale riflessione non faccia altro che giocare sul fatto che tali artisti e movimenti, per molti versi anticipatori e sperimentatori nel campo delle arti visive, in fondo ottengono il giusto riconoscimento e notorietà planetaria solo nel nostro tempo: a questo punto perché cercare nuove strade se la pittura di moda è sotto gli occhi di tutti? Tutti concordano sul fatto che, almeno una riproduzione di Pollock o Basquiat, la troviamo in quasi Kostabi_Paul_Keeping_the_faith_1999_idropittura_su_cartoneu_cartoncinotutte le case, con grande orgoglio di Walter Benjamin.
Interessante notare che questa mostra tenta per la prima volta compiutamente di fare di internet il motore di un nuovo collezionismo. Grazie infatti alla collaborazione con il buon sito dedicato al mondo del collezionismo www.arsvalue.com (che offre servizi di buona qualità anche gratuitamente), chi prenoterà un’opera dell’emergente artista via rete potrà godere di uno sconto del 10% sul prezzo d’acquisto, variabile, secondo le misure, tra i 2000 ed i 4000 €. Appare scontato il commento: con i Kostabi siamo di fronte al primo esempio della storia di vera e propria imprenditoria dell’arte, per la serie se in Italia l’arte non si diffonde il mecenatismo dell’industria per l’arte (anche in causa di una legislazione che non la favorisce affatto) tanto vale fare dell’arte un’industria, possibilmente con una strategia che la tenga ben lontano dalla produzione artigianale di serie, e cioè garantendo l’unicità dei lavori ed il marchio dell’artista.
Al giornalista non resta che adeguarsi: recensisce (per la prima volta!!) la mostra a distanza e senza visitarla e riporta soltanto i dati resi disponibili sui siti che hanno promosso l’evento: peccatucci da poco, soprattutto rispetto per il messaggio della celebre coppia.

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Alfredo Sigolo


“Senza sosta-I dipinti di Paul Kostabi”; Dal 1.VI.2002 al 20.VII.2002. Pisa, via Turati 31. catalogo disponibile all’indirizzo . http://www.arsvalue.com/content/vetrine_gallerie/layout1.asp?id=15; Tel: 050 44007 Fax: 050 2209052 E–mail: silvio@spacenet.it

[exibart]

2 Commenti

  1. Una vera setta quella dei Kostabi. Spero solo ke a giorni rilascino la kostabi-card con sconti nei locali e visite guidate a Cantine Aperte! Con il Kostabi-pass l’autostrada costerà meno e finazieremo il Pavarotti and Friends.!!! SOB!

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