15 febbraio 2016

Facebook ci ricasca

 

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Qualche anno fa Facebook aveva censurato una foto pubblicata da un insegnante francese rappresentante il famoso quadro di Gustave Courbet “L’origine del mondo”. La decisione aveva sollevato numerose polemiche, soprattutto perché poco dopo il social aveva anche cancellato la pagina personale del malcapitato, che per questo motivo da oltre quattro anni è in causa con il sito. In attesa della decisione dei giudici, sono arrivati nuovi guai per Facebook, sempre dalla Francia. Una corte d’appello ha infatti giudicato illeggittima l’impossibilità per i francesi di citare in giudizio il sito nel proprio paese: Facebook permette ai suoi utenti di ricorrere alla giustizia solo ed esclusivamente nelle corti californiane, di fatto rendendo impossibile per i non statunitensi far valere i propri diritti. 
L’ultima delle rogne per la società di Zuckerberg arriva però proprio dagli Usa, dove Facebook ha censurato un’immagine postata dalla pagina del Philadelphiia Museum of Art. La foto rappresentava il dipinto di Evelyne Axell “Ice Cream” del 1964, uno dei pochi esempi di pop art al femminile, che serviva a presentare una mostra di futura inaugurazione. Il social network ha ritenuto il contenuto dell’immagine “allusivo”, dimostrando di non aver ancora cambiato politica in materia. Il museo ha risposto alla censura ripostando l’immagine e chiedendo agli utenti di commentare l’accaduto, sfidando il colosso del web nella speranza che non commetta più simili passi falsi. (Giulia Testa)

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