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Si trova a Hombroich, venti chilometri a sud est di Düsseldorf. La nuova struttura di 700 metri quadrati è il museo “privato” di Thomas Schütte, che anche se è prevalentemente conosciuto come scultore, è impegnato con l’architettura dal 1980 e nel 1987 ha anche progettato un padiglione di ghiaccio nel parco Karlsaue di Kassel per Documenta 8.
Il suo spazio, elaborato negli ultimi tre anni, è stato realizzato dallo studio RKW di Düsseldorf, ma pare che ogni dettaglio, compresi gli interruttori della luce e le prese di corrente, sia stato approvato e controllato dall’artista.
Lo spazio sarà dedicato in toto alla scultura: «Non faremo centinaia di buchi nelle pareti, né appenderemo quadri. Quel che manca è proprio un ampio spazio espositivo per le statue: le immagini, le foto, i video non mi interessano», ha dichiarato Schütte, che ha anche aggiunto che questo nuovo museo è una sorta di personale “testamento”.
E non poteva essere altrimenti anche perché, da tempo, la politica dell’artista è di vendere solo un quarto della sua produzione solo a grandi collezionisti, bypassando costi di prestiti e affini, caratteristica che lo aggiunge alla schiera dei grandi artisti che si sono permessi di aprire un loro “tempio”, da Damien Hirst e Donald Judd.
Il grand opening? Il prossimo 10 aprile, con una mostra con opere di Mario Merz.